Bimba azzannata dal pitbull: sei ore di intervento e qualche centinaio di punti di sutura
MONZA - La delicatissima operazione a cui è stata subito sottoposta sembra avere avuto esito positivo, anche se i medici preferiscono essere ancora cauti: la bambina di 5 anni, azzannata venerdì pomeriggio da un pitbull a Olgiate Olona, ha subito un intervento di 6 ore. Ha centinaia di punti di sutura
Resta sotto stretta osservazione la piccola di soli 5 anni azzannata venerdì pomeriggio da un pitbull a Olgiate Olona, mentre era con la sorellina, giunta in elisoccorso a Monza e immediatamente trasferita dalla Fondazione Monza e Brianza per il Bambino e la sua Mamma all’Unità Operativa e Cattedra di Chirurgia Maxillo Facciale della ASST di Monza, Ospedale San Gerardo, diretta dal professor Alberto Bozzetti, per un intervento chirurgico in regime di urgenza per le gravi lesioni riportate.
In sala operatoria il dottor Giorgio Novelli: “Al mio arrivo la bambina presentava ampie ferite lacero-contuse del volto con segni di strappamento dei tessuti molli. Si evidenziavano lesioni profonde della guancia della regione sottomandibolare con esposizione delle mandibola, ferite all’interno del cavo orale con esposizione ossea, ferite della regione nasale con frattura comminuta ed esposta delle ossa nasali, lesione della palpebra inferiore, distacco completo del canto palpebrale mediale sinistro e lacerazione delle vie lacrimali. In relazione alla profondità delle lesioni si evidenziavano inoltre lesioni di alcuni rami del nervo facciale e del nervo trigemino".
Per il medico un compito tutt'altro che semplice: "Si procedeva ad un accurata detersione delle ferite alla ricerca delle lesioni nervose e alla sua ricostruzione microchirurgica, al riposizionamento del canto palpebrale mediale, alla ricostruzione delle vie lacrimali, alla sutura ricostruttiva delle ferite del volto e del cavo orale, al riposizionamento delle cartilagini nasali ed alla riduzione e contenzione delle fratture nasali. L’intervento è durato circa sei ore e successivamente a scopo precauzionale la piccola paziente è stata trasferita presso l’Unità operativa di Terapia intensiva neurochirurgica per il risveglio”.
Per il medico un compito tutt'altro che semplice: "Si procedeva ad un accurata detersione delle ferite alla ricerca delle lesioni nervose e alla sua ricostruzione microchirurgica, al riposizionamento del canto palpebrale mediale, alla ricostruzione delle vie lacrimali, alla sutura ricostruttiva delle ferite del volto e del cavo orale, al riposizionamento delle cartilagini nasali ed alla riduzione e contenzione delle fratture nasali. L’intervento è durato circa sei ore e successivamente a scopo precauzionale la piccola paziente è stata trasferita presso l’Unità operativa di Terapia intensiva neurochirurgica per il risveglio”.
Alla piccola sono stati dati alcuni centinaia di punti di sutura tra strati profondi e superficiali. “In prima giornata post-operatoria il decorso è molto buono – continua Novelli - sarà necessario comunque attendere le prossime 48-72 ore per scongiurare possibili complicanze infettive correlate alla natura del trauma. Le ferite da morsi di animali sono da considerarsi ad alto rischio di infezione. Quindi la piccola paziente verrà probabilmente seguita nei prossimi giorni presso la nostra Unità Operativa per le cure necessarie”.
“In passato – prosegue il chirurgo - avevo già affrontato casi simili anche per traumi di altro genere essendo la Chirurgia Maxillo Facciale del San Gerardo di Monza recettiva come trauma center. Lo scopo di questi interventi in urgenza è quello di riparare tutte le lesioni per ridurre al minimo gli esiti funzionali ed estetici al paziente. È chiaro che la gravità delle lesioni riportate ci impone un’attenta sorveglianza sull’evoluzione delle cicatrici del volto e sulla ripresa delle funzioni ripristinate. Mediamente a distanza di circa sei mesi si valuteranno gli esiti e l’eventuale necessità di interventi correttivi. La tempestività con cui sono state messe in atto tutte le procedure di emergenza sia intra che extra ospedaliere ci fa ben sperare per una buona e pronta guarigione con minor esiti possibili”.
“La ASST di Monza, grazie all’ospedale San Gerardo – aggiunge il Direttore Generale Matteo Stocco – si configura ancora una volta tra le eccellenze di Regione Lombardia per la sua organizzazione in grado di trattare, con successo, traumi maggiori e interventi complessi come in questo caso”.
Nel frattempo la donna proprietaria dei due pitbull è stata denunciata a piede libero per omessa custodia di animali e per lesioni colpose aggravate. Si tratta di una donna di 45 anni che deteneva i cani nella sua proprietà privata e che ha ricevuto la visita dell'amica, mamma delle due bambine. Una è finita all'ospedale di Monza, l'altra è ricoverata all'ospedale di Legnano.
Nel frattempo la donna proprietaria dei due pitbull è stata denunciata a piede libero per omessa custodia di animali e per lesioni colpose aggravate. Si tratta di una donna di 45 anni che deteneva i cani nella sua proprietà privata e che ha ricevuto la visita dell'amica, mamma delle due bambine. Una è finita all'ospedale di Monza, l'altra è ricoverata all'ospedale di Legnano.
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