Camera di Commercio MB: ripresa tiepida ma l’export tira

MONZA - Un autunno non esaltante per l'industria brianzola. Se la speranza di ripresa è rimandata al prossimo anno, ci sono comunque due buoni motivi per incrociare le dita: l'export verso i Paesi stranieri e la diminuzione delle aziende che fanno ricorso alla cassa integrazione

La ripresa dell’industria a Monza e Brianza  è rimandata al prossimo anno. E quello che ormai sta per giungere al termine è apparso come un autunno tiepido. Risultati non entusiastici ad oggi quelli del comparto manifatturiero di Monza e Brianza, anche se gli industriali guardano fiduciosi al futuro.

Questo quanto emerge dai dati dell’analisi congiunturale trimestrale dell’industria manifatturiera della Brianza stilata dall’Ufficio Studi della Camera di Commercio di Monza e Brianza. Gli ordini nel complesso crescono rispetto al trimestre precedente, soprattutto dall’estero, mentre quelli interni restano pressoché invariati.

Sul fronte della produzione c’è un lievissimo aumento dello 0,1 per cento rispetto al trimestre precedente, mentre quella tendenziale è in aumento dello 0,3 per cento.

Come per la produzione, anche l’andamento del fatturato decelera, sia a livello congiunturale che tendenziale, con una variazione che si attesta rispettivamente a +0, per cento e a +0,2 per cento.

Il saldo occupazionale torna negativo, dopo tre trimestri di segno positivo, scendendo a -0,4 per cento, risultato della differenza tra un tasso di ingresso pari a 1,1 per cento  e un tasso di uscita di 1,5 per cento.

Migliora invece la situazione sul fronte della cassa integrazione guadagni: la quota di imprese che ne fanno ricorso scende da 11,5 per cento a 8,2 per cento  e la percentuale sul monte ore trimestrale scende da 0,6 per cento  a 0,5 per cento.

Malgrado numeri non particolarmente incoraggianti gli industriali guardano al futuro con ottimismo. Come afferma lo stesso presidente della Camera di Commercio di Monza e Brianza Carlo Edoardo Valli: “La crescita della domanda estera testimonia quanto sia importante proseguire nella promozione del nostro made in Brianza nel mondo, supportando le imprese a conoscere e ad aprirsi a nuovi mercati. Questo, tuttavia, non ci deve far dimenticare che per una crescita robusta occorra dare solidità anche al mercato interno, dal momento che in questo periodo i mercati internazionali sono sensibili a evidenti trasformazioni, non gestibili dalle imprese”.


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