Cingalese malmenato per 30 euro: la Polizia consegna entrambi gli aggressori alla giustizia
MONZA - Un cameriere cingalese avvicinato e malmenato da due ragazzi che, dopo avergli fratturato la clavicola, spariscono con i 30 euro che aveva nel portafogli. Uno era stato rintracciato subito dalla Polizia di Stato. L'altro è stato denunciato in questi giorni dopo avere analizzato i filmati
Avevano malmenato a Monza un incolpevole cameriere cingalese, che aveva finito la sua serata lavorativa: una frattura alla clavicola, oltre a lesioni e contusioni varie, per portargli via 30 euro. I due autori dell'aggressione sono stati identificati dalla Polizia di Stato e consegnati alla giustizia.
Uno, un ragazzo di 21 anni residente in città, era stato raggiunto già la sera stessa, ovvero la notte del 10 gennaio, in via Lambro. Quando il cingalese a terra aveva chiamato il 118, sul posto erano arrivati anche gli agenti del Commissariato di Polizia che, ricevute le descrizioni, avevano trovato in pochi istanti uno dei due rapinatori.
Arrestato, posto ai domiciliari in attesa del processo, non aveva però mai voluto rivelare il nome del complice. C'è voluto un po' di tempo, quasi sei mesi di indagini, ma i poliziotti ci sono arrivati comunque. E' un ragazzo minorenne all'epoca dei fatti contestati, ora diciottenne e incensurato, anche lui monzese. Riconosciuto dopo aver visionato ripetutamente i filmati dell'aggressione registrate dalle telecamere di videosorveglianza disposte sul territorio cittadino.
Ragazzi considerati di buona famiglia e che, tuttavia, quella sera hanno agito con una violenza inauditi. Attraverso le immagini gli agenti studiato il pestaggio, il cingalese preso a cinghiate mentre era a terra ormai in balia dei due giovani.
Quando il diciottenne ha ricevuto la visita degli uomini del Commissariato, ha provato a negare il suo coinvolgimento. Messo di fronte al filmato, però, ha ceduto. E poi, in casa, aveva ancora i vestiti e la cintura utilizzati durante l'aggressione.
Uno, un ragazzo di 21 anni residente in città, era stato raggiunto già la sera stessa, ovvero la notte del 10 gennaio, in via Lambro. Quando il cingalese a terra aveva chiamato il 118, sul posto erano arrivati anche gli agenti del Commissariato di Polizia che, ricevute le descrizioni, avevano trovato in pochi istanti uno dei due rapinatori.
Arrestato, posto ai domiciliari in attesa del processo, non aveva però mai voluto rivelare il nome del complice. C'è voluto un po' di tempo, quasi sei mesi di indagini, ma i poliziotti ci sono arrivati comunque. E' un ragazzo minorenne all'epoca dei fatti contestati, ora diciottenne e incensurato, anche lui monzese. Riconosciuto dopo aver visionato ripetutamente i filmati dell'aggressione registrate dalle telecamere di videosorveglianza disposte sul territorio cittadino.
Ragazzi considerati di buona famiglia e che, tuttavia, quella sera hanno agito con una violenza inauditi. Attraverso le immagini gli agenti studiato il pestaggio, il cingalese preso a cinghiate mentre era a terra ormai in balia dei due giovani.
Quando il diciottenne ha ricevuto la visita degli uomini del Commissariato, ha provato a negare il suo coinvolgimento. Messo di fronte al filmato, però, ha ceduto. E poi, in casa, aveva ancora i vestiti e la cintura utilizzati durante l'aggressione.