Combatte la SLA a suon di notizie: Luigi Picheca è diventato giornalista
MONZA - E' una storia di determinazione e di speranza quella che ci arriva da Progetto SLAncio: Luigi Picheca, 61 anni, da nove impegnato a combattere la malattia, è diventato ufficialmente giornalista. Il tesserino al collega è stato consegnato direttamente da Franco Abruzzo, presidente onorario dell'Ordine dei Giornalisti.
Non è mai troppo tardi, non è mai troppo difficile e soprattutto non è mai impossibile vedere realizzato il proprio sogno. Anche quando bisogna combattere contro quella brutta bestia che si chiama SLA, ossia Sclerosi Laterale Amiotrofica e che ti costringe in un letto dipendente in tutto e per tutto da una macchina.
Ma il cuore e la mente dell’uomo vanno oltre. Come dimostra la storia di Luigi Picheca, 61enne, che da nove anni combatte contro la SLA senza mai arrendersi e che, nelle scorse settimane, ha finalmente mostrato con orgoglio il tesserino di giornalista pubblicista che è riuscito a conquistare con passione, entusiasmo e naturalmente fatica che lottando e scrivendo dalla struttura SLAncio che lo ospita.
Un tesserino conquistato grazie alla rivista Il Dialogo di Monza, giornale on line diretto da Fabrizio Annaro che da tempo accoglie la firma di Picheca nella rubrica “Scritto con SLAncio”. Il neo collega ha ricevuto il tesserino direttamente dalle mani di Franco Abruzzo, presidente onorario dell’Ordine dei giornalisti che si è congratulato con il nuovo iscritto.
Picheca, visibilmente emozionato, ha accolto con grande gioia la bella notizia. “Ho affrontato questa avventura con impegno e con determinazione – commenta – Per far conoscere un mondo troppo spesso trascurato dai media. Un mondo, quello della disabilità, che conta al proprio interno migliaia di persone che meritano attenzione e rispetto. La nostra vita è unica, non dobbiamo buttarla via. Le nostre memorie potranno essere utili a tante altre persone che si potranno ritrovare per esempio in una situazione come la mia o che, attraverso le mie parole, potranno trovare ispirazione”.