Dieci consiglieri al centrosinistra, quattro al centrodestra, due alla Lega Nord. Per le liste civiche, invece, neanche una sedia. E' questo l'esito delle elezioni per il rinnovo del Consiglio provinciale di Monza e Brianza che nella sola giornata di ieri, domenica 8, doveva portare alle urne 862 votanti tra sindaci e consiglieri comunali.

Considerata che in Brianza la maggior parte delle amministrazioni comunali è in mano al centrosinistra, il successo della lista "Brianza Rete Comune" era dato per scontato. Dieci i consiglieri che è riuscita a eleggere, come da pronostico. In testa a tutti il segretario del Pd Pietro Virtuani con 7.685 punti (è il voto ponderato che attribuisce fattori di moltiplicazione diversi in virtù della dimensione del Comune), che ha staccato il sindaco di Monza Roberto Scanagatti (4.356) e quello di Besana Sergio Gianni Cazzaniga (4.278). Entrano in Consiglio provinciale anche Roberto Corti, Roberto Invernizzi, Concettina Monguzzi, Paola Bernasconi, Giacomo Biffi, Giovanna Maria Amodio e Valeria Fasola. Primo degli esclusi è Marco Cappelletti, vicesindaco di Lentate sul Seveso. Nulla da fare nemmeno per Giorgio Garofalo, Presidente del Consiglio comunale di Seveso e consigliere provinciale uscente (tredicesima posizione su sedici) che ha probabilmente pagato la sua battaglia per il No al referendum costituzionale non condivisa dalla maggior parte del partito a livello brianzolo.

Nelle fila del centrodestra, "Insieme per la Brianza", il più votato è il sindaco di Limbiate Antonio Romeo (4.186 punti) davanti a Riccardo Mario Borgonovo, Rosario Adamo ed Edoardo Mazza. Primo degli esclusi è Rosario Mancino.

Per quanto riguarda la Lega Nord, invece, come da pronostico entrano in Consiglio provinciale i due "uscenti": Andrea Monti e Andrea villa. Terzo, ma escluso, Fabio Meroni.

Nessun eletto, invece, nelle fila di "Brianza civica" che ha riunito gli esponenti delle liste civiche brianzole. Il più votato è stato Pietro Amati di Seregno, davanti a Emanuela Beacco e Vincenzo Panza. Continueranno la loro battaglia dai rispettivi consigli comunali.