Daniele Drago: dai banchi di scuola alle videoriprese nei circuiti di tutto il mondo
MONZA - Non è rimasto a casa a bighellonare in attesa che qualcosa gli piovesse addosso. Tutt'altro: è una storia davvero positiva quella di Daniele Drago, giovane diplomato all'istituto "Enzo Ferrari" (ex Ipsia) di Monza
Anche se la scuola da oltre un mese è terminata, anche se per qualcuno gli esami di maturità si sono appena conclusi o sono un lontano obiettivo per il prossimo anno in questa domenica di luglio vogliamo raccontarvi una bella storia formato … scuola.
Perché chissà mai che per qualcuno possa essere fonte di ispirazione e soprattutto per insegnanti e imprenditori modello da perseguire.
È la storia – oggi forse più unica che rara nel panorama scolastico italiano – di Daniele Drago 21 anni neodiplomato all’istituto Enzo Ferrari di Monza (ex Ipsia) che ha conseguito i crediti formativi in giro per il mondo realizzando videoriprese durante le gare di Formula E, la cosiddetta Formula 1 della auto elettriche.
Un incontro fortunato con Marcelo Padin direttore di Eletric Motor News; l’intuizione del giornalista delle capacità e della volontà del giovane hanno aperto a Daniele le porte delle mondo delle riprese e dei motori.
Il debutto con la telecamera in spalla nell’aprile del 2016 durante la gara di Parigi. Poi è stato un continuo preparare le valigie con trasferte ad Hong Kong, Marrakech, Buenos Aires, Città del Messico e Montecarlo. Adesso la trasferta a New York.
Una bella e autentica esperienza sul campo, una vera possibilità di cimentarsi nella professione quella vissuta da Daniele Drago che, grazie alla disponibilità di Padin ha davvero potuto testare che cosa significa effettuare videoriprese durante un evento di portata mondiale. Crediti formativi guadagnanti in quelle materie studiate nell’istituto di via Montegrappa. E mentre molti suoi compagni di scuola acquisivano i crediti necessari per accedere agli esami di maturità facendo fotocopie in studi professionali o servendo ai tavoli di qualche fast food Daniele si confrontava con quelli che in futuro potrebbero essere i suoi colleghi.
“È stato bellissimo – ci ha raccontato qualche settimana fa – All’inizio pensavo di non essere all’altezza ma grazie al direttore Padin ho vissuto un’esperienza unica e straordinaria”. Volto pulito quello del giovane cameraman che ha dovuto ben presto imparare a “sgomitare” tra i colleghi per ottenere l’inquadratura migliore, l’intervista prima degli altri, la fiducia del campione, le “conoscenze” del team per accedere nei box in anticipo.
“In questo anno ho imparato davvero tanto – aggiunge – E il riconoscimento più bello è stato quando un collega mi ha chiesto informazioni tecniche”.
Preciso, puntuale, sempre sul pezzo e soprattutto volonteroso di imparare. Queste le caratteristiche che hanno permesso a Daniele di conquistarsi la fiducia di Marcelo Padin , una “autorità” giornalistica nel mondo dei motori elettrici.
“È stato bello ed entusiasmante – aggiunge – Pian piano i colleghi che gara dopo gara ho incontrato hanno iniziato a trattarmi alla pari, riconoscendo la mia giovane professionalità”.
Un futuro quindi nei box con telecamera alla mano? “Non lo so ancora che cosa voglio fare da grande – ci ha confidato – So però che questa esperienza è stata per me molto formativa e illuminante perché mi ha permesso di provare davvero che cosa significa lavorare come cameraman, quindi passando dalla teoria alla pratica”.
Un’opportunità che davvero pochi studenti oggi hanno, in un’Italia dove alternanza scuola-lavoro non sempre corrisponde alla vera possibilità offerta ai giovani di praticare sul campo quello che studiano sui banchi di scuola.
Barbara Apicella
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