Elezioni, ore 12. Cala l'affluenza: 5.733 votanti in meno rispetto al primo turno

Si temeva il forte astensionismo, c'è davvero da incrociare le dita: alle 12, tra i quattro Comuni della provincia di Monza e Brianza andati al voto, l'affluenza media è del 13,61 per cento contro il già basso 16,80 del primo turno

Se l'affluenza al primo turno era stata ben poco esaltante, ora bisogna fare i conti con un po' di elettori in meno: oggi, al rilevamento delle 12, alle urne di Monza, Lissone, Cesano Maderno e Meda si sono contati 5.733 votanti in meno rispetto allo stesso orario dell'11 giugno.

Come ampiamente prevedibile, insomma, il risultato finale del ballottaggio sembra che possa premiare chi, tra i candidati in gioco, perderà meno elettori rispetto a quindici giorni fa.

L'affluenza media nella nostra provincia è del 13,61 per cento (era stata del 16,80 per cento al primo turno). Dato, anche stavolta inferiore alla media regionale che è al 14 per cento. Con alcune eccezioni, in gran parte dovute alle singole situazioni.

Non è un caso se a "tenere" di più è la città di Monza. Quel primo turno concluso con soli 35 voti di margine tra Roberto Scanagatti e Dario Allevi ha spinto i sostenitori dell'uno e dell'altro a fare il loro dovere in modo più convinto rispetto agli altri Comuni. Qui l'affluenza è del 14,52 per cento (era stata del 17 per cento al primo turno).

La lotta serrata, con il sindaco Gianni Caimi in rincorsa e lo sfidante Luca Santambrogio vincitore al primo turno, impegnato nel ribaltone per restituire la città al centrodestra, porta al 14,29 per cento il dato a Meda. Al primo turno, stessa ora, l'affluenza era stata del 17,69 per cento.

Si vota meno a Lissone. Finora sono soltanto 4.508 i cittadini che hanno deciso di fare il loro dovere per scegliere il preferito tra Fabio Meroni (centrodestra) e Concettina Monguzzi (centrosinistra). Significa il 12,80 per cento (contro i 15,94 per cento dell'11 giugno).

Il largo vantaggio al primo turno di Maurilio Longhin (centrosinistra) su Luca Bosio (centrodestra), ha invece demotivato un po' gli elettori di Cesano Maderno. Al voto solo 3.345 persone, l'11,22 per cento) contro le quasi 5 mila del primo turno (16,66 per cento). Possono essere elettori del centrodestra, ormai convinti di aver perso, ma anche elettori di centrosinistra che ritengono superfluo andare alle urne. L'astensionismo è un rischio per entrambi.


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