Forza Nuova sulla barricate: no al trasferimento dei profughi al Vecchio ospedale
MONZA - La mozione per il trasferimento dei migranti dalla palazzina di via Asiago al vecchio ospedale ormai dismesso di via Solferino non è stata gradita dai militanti di Forza Nuova. E ribadiscono la necessità di non trasformare la città in un ghetto
Forza Nuova dice no alla mozione votata lunedì in consiglio comunale sul trasferimento dei migranti dalla palazzina di via Asiago al vecchio ospedale San Gerardo, ormai dismesso, in via Solferino. I militanti non hanno assolutamente digerito la scelta della giunta di centrosinistra guidata da Roberto Scanagatti che prevede lo spostamento dei profughi accolti da quasi un anno nel complesso condominiale di San Rocco nello storico nosocomio cittadino, a una decina di metri dalla caserma dei carabinieri e dal comando della polizia locale, davanti alla scuola internazionale e pochi isolati dalla Polizia di Stato.
Sui numeri delle persone coinvolte e sulla data del trasferimento non si è ancora deciso, ma i militanti di Forza Nuova gridano al tradimento.
Esprimendo il loro dissenso in un comunicato stampa che non lascia possibilità di fraintendimento. “In una seduta (del consiglio comunale, ndr ) a tratti surreale, se ne sono dette di ogni. Chi era presente ha potuto constatare non solo la totale mancanza di volontà nel cercare una soluzione plausibile al problema, ma soprattutto la assoluta distanza tra cittadini e istituzioni, tra chi vive ogni giorno con la paura di uscire di casa, e chi millanta in consiglio comunale una Monza con meno manganelli e polizia e più psicologi e mediatori culturali, non mancando di sottolineare come anche i giovani italiani oggi sono migranti”.
I militanti di Forza Nuova hanno precisato comunque che in via Asiago non si è mai intervenuti con la forza, lamentando al contrario una carenza delle forze dell’ordine in tutta la città, con costanti segnalazioni di episodi di illegalità dal centro alla periferia, con la zona calda della stazione.
Disapprovando anche l’accostamento dei migranti con gli studenti italiani che emigrano, come si legge ancora nella nota stampa, “accostare i nostri giovani connazionali che migrano dall'Italia a questi clandestini è profondamente scorretto irrispettoso nei confronti degli italiani all'estero, e denota o grande ignoranza o grande malafede”.
Annunciando l’intenzione di impedire che Monza si trasformi in un ghetto. Anche in questo caso il messaggio è chiaro: “Di qui non si passa, faremo di tutto per fermarvi, riprendiamoci Monza, via i traditori”.
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