I residenti di via Bergamo bussano da Allevi: ok alla movida, ma anche alla tutela del riposo
MONZA - Non picchiano i pugni sul tavolo, ma il problema sul tavolo del neo sindaco Dario Allevi e di Federico Arena, assessore alla Sicurezza, lo portano subito: i residenti di via Bergamo chiedono di eliminare il problema degli schiamazzi dopo le ore della movida
La movida in via Bergamo continua a scaldare, non solo la notte degli avventori, ma anche quella dei residenti che esausti si rivolgono al sindaco Dario Allevi affinché garantisca loro il meritato riposo.
Il problema è annoso e noto anche ai predecessori del neo primo cittadino: dal giovedì al sabato sera in via Bergamo scatta il divertimento. Una via dedicata appunto alla movida con un susseguirsi di ristoranti, locali, bar. Un borgo che si anima, ma il problema e che molti soprattutto giovani si divertono fino a notte fonda, quando la maggior parte dei locali ha già abbassato le saracinesche. Negando così il giusto riposo a chi vive nella via.
Un problema che si ripropone anche in questa estate. E questa volta i residenti, avendo ricevuto riposta negativa dalla Polizia locale contattata nel fine settimana per denunciare il disturbo della quiete pubblica, si rivolgono direttamente a Dario Allevi con una lettera postata sul profilo facebook del Msi Destra nazionale per Monza e Brianza.
Una lettera aperta al sindaco affinché “si distingua dai suoi predecessori trovando un giusto equilibrio tra “vita notturna” e “vita dei cittadini residenti” – si legge nel post – Restiamo a disposizione per un confronto costruttivo sui possibili interventi per far si che il problema marginale dello schiamazzo notturno a danno dei residenti possa essere affrontato e risolto e con il bene placito di tutti le forze dell’ordine possano concentrarsi sulla pubblica sicurezza senza più ricevere chiamate scomode”.
All’origine della lettera, infatti, la risposta ricevuta nel fine settimana da una residente di borgo Bergamo che ha chiamato la polizia locale per denunciare gli ennesimi schiamazzi prolungati ben oltre la chiusura dei locali. Nulla di nuovo per il centralino dei vigili: è da anni che nel fine settimana (e soprattutto in estate) la polizia locale viene tempestata da segnalazioni di schiamazzi nel borgo.
Ma, da come si evince dalla lettera pubblicata sui social, la risposta ricevuta sarebbe stata tutt’altro che collaborativa banalizzando la questione sul fatto che si tratterebbe di “bambini” e “giovani” e che non era comunque possibile intervenire “perché la pattuglia ha due persone e in strada sono in cento”.
La residente non si è arresa, ribadendo che comunque si trattava di un reato, per la precisione disturbo della quiete pubblica. Ricevendo come tutta risposta dalla centrale operativa di via Marsala “Lei non sa che cosa sta accadendo ora in Monza – si legge ancora nel post – Ci sono interventi più seri e più urgenti”.
Una risposta che non è certo piaciuta al cittadino dall’altra parte della cornetta che da anni convive con questo problema. “Nessuno mette in dubbio che le emergenze e che il problema sicurezza siano prioritari – si legge ancora nel post – Ma una cittadina che chiede un intervento e che segnala un reato in un Comune onesto e che ha a cuore i propri residenti non può semplicemente sentirsi liquidare con un invito a fare un esposto contro il Comune stesso”.
Una faccenda non certo semplice quella che si trova a dover ora risolvere il neo assessore alla Sicurezza Federico Arena (Lega Nord). La movida in via Bergamo è sempre stata un grattacapo anche per i suoi predecessori: difficile allontanare nel cuore della notte quei gruppi di giovani che ancora fanno festa nel borgo e che, alticci, gridano e disturbano.
Un problema talmente sentito che negli ultimi anni è nato anche nella via un Comitato no Malamovida che ha più volte sollecitato un intervento del Comune per garantire divertimento ma ad una certa ora anche il giusto riposo.
Barbara Apicella
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