Il Giro d'Italia di chi lavora: in Brianza le imprese artigiane del pedale vanno in fuga
MONZA - E' uno degli sport dove il tifo è più bello. Mai disordini, sempre gente pronta ad applaudire e a incoraggiare il fuoriclasse così come l'ultimo del gruppo. Il ciclismo, però, nel nostro territorio è anche occasione di lavoro. Con un boom di imprese (+36% negli ultimi due anni) nel territorio brianzolo
Piu' di tre artigiani a ogni chilometro. La cronometro Monza-Milano che chiude oggi il 100esimo Giro d'Italia di ciclismo si presta anche come utile strumento per misurare le attività artigianali locali del settore biciclette e riparazioni.
Lungo il percorso di 29,2 chilometri, che collega idealmente tutta la Brianza al capoluogo lombardo, l'Unione Artigiani di Monza e Brianza ha infatti contato ben 102 realtà artigiane.
"Questi dati - commenta il segretario generale dell'Unione Artigiani, Marco Accornero -, testimoniano come anche sotto il profilo artigiano la conclusione del Giro d'Italia a Milano, in una tappa che parte da Monza, costituisca un riconoscimento a tante realtà, spesso storiche, che quotidianamente lavorano attorno ai pedali. E si tratta di attività produttive o di servizio particolarmente vitali: in due anni il comparto è cresciuto del 15%".
Una crescita che ha visto sugli scudi la provincia, con punte del +27% nell'Area metropolitana e addirittura +36% in Brianza, metre le città hanno registrato flessioni. Moderata quella di Milano (-3%), significativa quella di Monza (-20%).
Dalle aziende più affermate, conosciute nel mondo ed apprezzate da professionisti delle due ruote, come la De Rosa di Cusano Milanino, il cui fondatore Ugo fu a lungo meccanico di fiducia di Eddie Merckx, fino alle piccole botteghe di riparazione, che oggi propongono anche servizi innovativi come l'officina mobile itinerante rigorosamente a pedali, le ditte che si occupano a vario titolo di manubri e catene, cambi e sellini hanno tutte un titolare maschile. Niente donne.
Gli imprenditori artigiani italiani sono 79, il 77% del totale, in crescita dal 2014 del 13%, mentre quelli di origine straniera si attestano a 7: il 7%, in crescita straordinaria però nei due anni del 250%. In calo le società del 6%, oggi 16 (16%).
A Milano, si registrano 27 imprese individuali italiane, 4 straniere e una società. Nell'Area metropolitana gli italiani sommano 36 ditte, 2 quelle con un titolare non italiano e 9 le società di capitali. In Brianza alle 4 società, rispondono 14 aziende individuali guidate da italiani e una sola straniera, mente a Monza città non sono presenti stranieri nel settore, ma solo due italiani e due società.
"Auspicando che a trionfare in piazza Duomo sia un corridore italiano - conclude Accornero -, ci piace sottolineare come il ciclismo, in occasione del Giro del centenario, abbia unito il Paese all'insegna dello sport, presentando tanti eccezionali scorci d'Italia, importanti sotto il profilo turistico, ma belli anche se si va alla scoperta delle attività produttive artigiane, delle eccellenze che tengono alto il simbolo del "made in Italy" nel mondo".
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