"Io decido": Piffer lancia la piattaforma per migliorare la città
MONZA - Tutti siamo capaci di criticare. Ancora di più se si tratta di mettersi davanti a un monitor di un pc ed esprimere il nostro malcontento. Il candidato sindaco Paolo Piffer (CivicaMente con Piffer Sindaco) lancia ora la piattaforma per chi vuole risolvere i problemi della città
Così come è cambiata la politica, sempre più social, così sta anche cambiando il modo per denunciare e segnalare problemi. Il mondo virtuale è ormai a tutti gli effetti, non solo una bella vetrina dove accalappiarsi like sperando che si trasformino poi l’11 giugno in voti, ma anche quello spazio sempre maggiore dove denunciare quello che di Monza non ci piace. Dai piccoli ai grandi disservizi, a progetti e campagne che si potrebbero portare avanti. E proprio dall’universo dei social nasce l’idea oggi diventata realtà di creare una piattaforma digitale non solo dove denunciare ma anche dove avanzare proposte per il miglioramento della cosa pubblica.
La piattaforma – chiamata “Io decido” – è stata presentata ieri sera in Sala Maddalena ed è targata squadra “Civicamente con Piffer sindaco”. È stata curata da Smart Nation, associazione che a livello nazionale si occupa della diffusione della cultura digitale e della quale fa parte che il consigliere uscente.
“Ci siamo resi conto dai social network che i monzesi sentono un grandissimo bisogno di esprimersi e di condividere pensieri e segnalazioni – spiegano gli ideatori della Federico Francesco Fratta, Alberto Casati e Beatrice Castellani, tutti candidati nella lista “Civicamente con Piffer Sindaco” – Il numero di pagine e gruppi di dialogo è alto e in aumento, e la partecipazione dei cittadini attiva e frequente. Ma se facebook (in particolare) è un buon termometro del desiderio di espressione, dall’altra parte i gruppi e le pagine hanno due grosse falle: non consentono di organizzare le informazioni raccolte e difficilmente riescono a tramutarle in azione concreta”.
Dal dire e denunciare virtuale (dove notiamo anche – naturalmente bipartisan – un esercito di soldati della tastiera pronti a mitragliare quanto di bello o di brutto fanno gli avversari) al fare reale. L’idea infatti e che gli utenti (tutti precedentemente verificati) possano non solo lamentarsi ma prendersi a cuore una denuncia per la sua buona soluzione. Chi a livello politico portandola in consiglio comunale (come sempre più spesso abbiamo visto anche in questa tornata elettorale con mozioni e interpellanze “rubate” dalle segnalazioni sui gruppi social di Monza) alla scelta del privato cittadino o dell’imprenditore di finanziare un’iniziativa.
“La piattaforma sarà aperta a tutti, a prescindere dall’appartenenza a un partito, e sarà a disposizione di personaggi pubblici e cittadinanza anche oltre le elezioni comunali” precisano i promotori.
E per dare a tutto una spolverata di competitività, il criterio di adozione delle iniziative sarà unicamente quello cronologico: il primo personaggio pubblico registrato che intenderà assumersi la responsabilità di sposare l’iniziativa/il malcontento segnalato, potrà farla sua e sottrarre la possibilità di rispondere alla lista targettizzata di utenti alle risposte della “concorrenza”.
B.Api.
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