Il trasporto pubblico in provincia è quasi al capolinea: 228 corse soppresse, 7 mila persone a piedi

MONZA - Le previsioni per il 2016? Pessime, almeno per quanto riguarda il trasporto pubblico nella provincia di Monza e Brianza. Il Presidente Gigi Ponti ha scritto al Ministro dell'Ambiente e a quello dei Trasporti per evidenziare che saranno soppresse 228 corse giornaliere e 7 mila persone rimarranno quotidianamente a piedi.

Presi dalle discussioni sui blocchi del traffico - utili o inutili - dovuti al Pm10 rilevato dalle centraline, ai brianzoli è sfuggito un problema ancora maggiore che riguarda la circolazione sul territorio: nel 2016 7 mila persone rimarranno a piedi. Ogni giorno, anche quando l'aria che respiriamo rispetterà perfettamente i parametri imposti dalla legge.

Lo annuncia Gigi Ponti, Presidente della Provincia di Monza e Brianza, che ieri ha scritto una lettera al Ministro dell’Ambiente Gianluca Galletti e al Ministro dei Trasporti Graziano Delrio con lo scopo di far presente la situazione drammatica del trasporto pubblico.

Per assurdo proprio quella forma di trasporto che, al contrario, dovrebbe essere potenziata e che viene suggerita come metodo efficace per abbattere l'inquinamento nelle nostre città.

I numeri dicono tutto. E sono quelli che Ponti sottopone ai due ministri: l'anno prossimo nella provincia di Monza e Brianza avremo 228 corse giornaliere soppresse, 7 mila viaggiatori al giorno da lasciare a piedi e una stima di 46 posti di lavoro persi nel settore. Questo perché mancano 1,8 milioni di euro per garantire lo stesso servizio offerto nel 2015.

“La pessima qualità dell'aria di questi giorni - scrive Ponti - riporta all'attenzione il valore imprescindibile del Servizio di trasporto pubblico. Ancora una volta risulta evidente quanto, di fronte alle reali esigenze dei nostri cittadini, il servizio bus si riveli inadeguato a rappresentare una valida alternativa all'utilizzo dell'auto privata, con le conseguenze ambientali che purtroppo tutti conosciamo. Credo che la migliore proposta che si possa fare, nel momento in cui state valutando come intervenire sui gravi temi dell'inquinamento atmosferico sia quella di mantenere almeno i servizi di trasporto pubblico che ci sono e che costituiscono il presidio minimo necessario per rispettare le necessità di movimento dei cittadini”.