In scena al Manzoni un moderno Amleto di William Shakespeare

MONZA - Al teatro Manzoni nella serata di domani, martedì 2 febbraio, con inizio alle 21 andrà in scena il sempre verde Amleto di William Shakespeare. Un omaggio al grande drammaturgo inglese a quattrocento anni dalla sua morte, con una lettura fedele e al tempo stesso attuale della sua opera più famosa.

Amleto ai giorni nostri: va in scena l’attualità di un’opera senza tempo. Domani, 2 febbraio, alle 21 sul palcoscenico del teatro Manzoni appuntamento imperdibile con  “Amleto di William Shakespeare” allestito dalla Compagnia Teatro di Messina.

Un omaggio al grande drammaturgo inglese a quattrocento anni dalla sua morte, con una lettura fedele e al tempo stesso attuale della sua opera più famosa. Amleto è un uomo dei nostri giorni che si incontra e scontra con gli eterni dilemmi sulla vita e sulla morte, sul rapporto tra verità e menzogna, su quello tra giustizia  e  vendetta.

Alla fine farà le sue scelte, nella consapevolezza dei propri  errori. Ma come afferma il regista Ninni Bruschetta “probabilmente sceglie la cosa sbagliata, ma sceglie”. Sul palcoscenico saliranno diciotto giovani attori, accompagnati per tutta la durata dell’allestimento dal sottofondo musicale della chitarra e delle percurssioni di Gianluca Scorziello e di Toni Canto.
 
Il biglietto d’ingresso, a posto unico e numerato, costa intero 20 euro e 2 di prevendita e ridotto 15 euro e 1 di prevendita. 

Per informazioni consultare il sito www.teatromanzonimonza.it oppure telefonare allo 039.386500.

1 commenti

Walter :
E' sufficiente paragonare il testamento dell'attore di Stratford on Avon (illetterato semianalfabeta) con quello dell' Italiano Giovanni Florio (colto traduttore emigrato a Londra), per capire che questi era il vero Shakespeare. Lo ha dimostrato Vito Costantini col saggio "Shakespeare, messaggi in codice", ignorato dalla cultura ufficiale perché si vuole a tutti i costi portare avanti quella che lo scrittore Henry James ha definito la più grande frode letteraria della storia. In altre parole, col 2016 si festeggia l'anniversario dei 400 anni dalla morte di un uomo senza cultura, che ebbe soltanto il merito di aver recitato le opere di Giovanni Florio, il cui nome d'arte fu William Shakespeare. | martedì 02 febbraio 2016 12:00 Rispondi