L'Enpa interviene per i ricci: uno si salva, l'altro no

MONZA - Un riccio ritrovato nei pressi del cimitero di Monza, l'altro impigliato nella recinzione di un privato a Besana in Brianza. Uno se l'è cavata, l'altro non è riuscito a sopravvivere. L'Enpa (Ente nazionale protezione animali) spiega come comportarsi in presenza di questi animali

"Verso fine maggio due episodi che hanno avuto un riccio come protagonista confermano che questo simpatico animaletto selvatico è ancora sconosciuto ai più, che quando ne incontrano uno non hanno le idee ben chiare sul da farsi". Lo affermano dalla sede monzese dell'Enpa (Ente nazionale protezione animali), intervenuta con alterna fortuna: se la caverà il riccio ritrovato a Monza, mentre per quello di Besana in Brianza non c'è nulla da fare.

Il primo incontro ravvicinato è avvenuto un sabato mattina sui gradini che portano ai loculi del cimitero di Monza. "Una signora, che pare non aver affatto gradito la sorpresa - spiegano dall'Enpa - ha lasciato il riccio sul posto senza prestargli soccorso, anzi, postando subito la sua foto su Facebook per cercare appoggio al suo disgusto. Ovviamente non ne ha trovato, ma in compenso abbiamo potuto leggere il suo post e ci siamo quindi precipitati sul luogo".

Il ritrovamento non è stato così semplice: qualcuno del personale del cimitero lo aveva spostato in un prato vicino e quando i volontari sono arrivati dell'animaletto non c'era traccia. Per fortuna la mattina successiva alcuni privati, sensibili al tema, lo hanno trovato e portato nel rifugio di Monza in via San Damiano 21 dove è stato visitato: si trattava di una femmina molto gonfia, che presentava anche una ferita sulla testa. L’appetito non le mancava, è stata sgonfiata e le è stata ripulita la ferita sul muso. Ha purtroppo perso l’occhio da quel lato ma è sotto antibiotico e si sta riprendendo. 

Invece non è andata così bene a un riccio recuperato dalla volontaria Claudia su segnalazione di una famiglia di Besana in Brianza: l'animale era rimasto impigliato nella rete del loro giardino ed è arrivato al rifugio in stato quasi comatoso e con un arto gonfio. Qui è stato ripulito dalle larve di mosca, idratato e sottoposto a una terapia di vitamine e antibiotico. Ma purtroppo non è riuscito a reagire, non ha ripreso le forze né ad alimentarsi e pochi giorni dopo è deceduto.

Come comportarsi quando si trova un riccio
L'Enpa ricorda che i ricci sono animali arrampicatori e fuggitivi, quindi vederne uno fermo sui gradini non in grado di muoversi, come nel caso del cimitero, è sicuramente un campanello d’allarme. Così come se ne vediamo uno in giro di giorno, essendo animali notturni, se presenta ferite, soprattutto se intorno volano mosche, oppure se si tratta di un cucciolo da solo. In questi casi vanno soccorsi e portati al più vicino centro di recupero. 

Attenzione però, soprattutto in questo periodo, se si trova un riccio in giro di notte che non rientra nei casi elencati sopra, non spostatelo, perché potrebbe essere una mamma che sta allattando. Se si trova vicino a una strada, aiutatelo mettendolo al sicuro nel pezzo di verde più vicino, ma senza spostarlo troppo lontano dal luogo del ritrovamento o non sarà più in grado di orientarsi e di tornare quindi alla propria tana.

Per qualsiasi dubbio o chiarimento è comunque possibile scrivere una e-mail all'indirizzo selvatici@enpamonza.it


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