Lotta Studentesca: "Il Papa sostiene il business dell'immigrazione"
MONZA - Il messaggio forte e chiaro pronunciato sabato da Papa Francesco nel corso della sua omelia al Parco di Monza non ha soddisfatto proprio tutti. Lotta Studentesca contesta il Pontefice, accusato di sostenere il business dell'immigrazione
Parole che scuotono la coscienza e che sono state accolte con sentimenti contrastanti: Papa Francesco, con la sua omelia nel corso della Messa al Parco di Monza, ha trovato pieno consenso in molti pellegrini ma ha anche lasciato l'amaro in bocca ad altri. Tra questi i giovani di Lotta Studentesca che, a poche ore di distanza dalla fine della celebrazione, hanno diffuso un comunicato.
"Ci risiamo - commentano gli esponenti -, il Papa sostiene il business dell'immigrazione e chiede di offrire carità agli immigrati. Ancora una volta, noi non possiamo accettare queste parole. Il nostro spirito nazionalista ci impone di lottare per mantenere viva la nostra cultura e le nostre tradizioni. Al contrario di quello che il Papa ha fatto ripetutamente durante la sua predica al Parco di Monza, Cristo non ha mai sostenuto l'idea di farsi invadere da masse di clandestini, anzi. Come sosteneva Benedetto XVI, prima del diritto a migrare va riaffermato il diritto a vivere in pace nella propria terra".
Da Lotta Studentesca una contestazione aperta: "Noi non scopriamo certo oggi che questo papa è schiavo dei poteri forti, ed è pronto a sostenere il piano kalergi e il mondialismo più assurdo. Quegli stessi poteri forti che sponsorizzano l'invasione di massa sono tutto ciò che un vero cristiano dovrebbe combattere, perché ogni vero cristiano non può riconoscersi in queste parole di sfida verso l'Europa e l'Occidente. Anche se tutto sembra perduto non molliamo la presa, anzi, da patrioti cristiani continuiamo con fede la nostra battaglia e ti esortiamo a lottare insieme a noi".
"Ci risiamo - commentano gli esponenti -, il Papa sostiene il business dell'immigrazione e chiede di offrire carità agli immigrati. Ancora una volta, noi non possiamo accettare queste parole. Il nostro spirito nazionalista ci impone di lottare per mantenere viva la nostra cultura e le nostre tradizioni. Al contrario di quello che il Papa ha fatto ripetutamente durante la sua predica al Parco di Monza, Cristo non ha mai sostenuto l'idea di farsi invadere da masse di clandestini, anzi. Come sosteneva Benedetto XVI, prima del diritto a migrare va riaffermato il diritto a vivere in pace nella propria terra".
Da Lotta Studentesca una contestazione aperta: "Noi non scopriamo certo oggi che questo papa è schiavo dei poteri forti, ed è pronto a sostenere il piano kalergi e il mondialismo più assurdo. Quegli stessi poteri forti che sponsorizzano l'invasione di massa sono tutto ciò che un vero cristiano dovrebbe combattere, perché ogni vero cristiano non può riconoscersi in queste parole di sfida verso l'Europa e l'Occidente. Anche se tutto sembra perduto non molliamo la presa, anzi, da patrioti cristiani continuiamo con fede la nostra battaglia e ti esortiamo a lottare insieme a noi".
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