Nel 2016 si tira ancora la cinghia: meno aperitivi, l'auto resta di più in garage
MONZA - Le famiglie stanno più attente agli sprechi. E' il dato che emerge da una ricerca condotta dalla Camera di commercio di Monza e Brianza in collaborazione con DigiCamere. Se tutti stanno più attenti nel fare la spesa e rinunciano a cene o aperitivi, nella nostra provincia si guarda molto anche ai consumi degli elettrodomestici e alla spesa per la benzina.
Carrello più vuoto per evitare gli sprechi, ma anche meno uscite per happy hour e cene. Anche per il nuovo anno i lombardi continueranno a prestare attenzione al bilancio familiare cercando di far quadrare entrate e uscite e calibrando acquisti e serate in compagnia. Naturalmente con differenze tra le varie province. Questo quanto emerge dall’indagine “Famiglie e fiducia. Monza e Brianza , Lombardia” realizzata dalla Camera di commercio di Monza e Brianza in collaborazione con DigiCamere.
Dallo studio emerge che quasi la metà degli intervistati (il 46 per cento) quando va a fare la spesa compra di meno per evitare gli sprechi. Cosa buona non solo per l’economia domestica ma anche per l’ambiente. A cambiare i prodotti che acquista per spendere di meno resta 1 famiglia su 4, meglio rifornirsi in diversi punti vendita per inseguire il risparmio (60 per cento).
Cinghia tirata non solo al supermercato ma anche a livello di vita sociale: il 39 per cento dichiara di fare meno aperitivi e cene fuori (erano il 33 per cento lo scorso anno) e la percentuale è più alta tra i giovani e gli adulti (circa 1 su 2). Se da un lato si cerca di far quadrare il bilancio prestando attenzione alla spesa e alle cene , dall’altro i lombardi sono meno parsimoniosi (ma ugualmente attenti) alle altre voci di consumo: una famiglia lombarda su tre, per far quadrare il bilancio, sta più attenta all’utilizzo di elettrodomestici e riscaldamento (era il 50 per cento lo scorso anno) e il 6 per cento rinuncia ad usare l’automobile (era il 10 per cento un anno fa).
Un andamento che naturalmente cambia da provincia a provincia, deliando una fotografia non unitaria della regione: a Milano c’è la percentuale più elevata di famiglie che non modifica le proprie abitudini per far quadrare il bilancio (39 per cento contro il dato medio regionale del 26 per cento).
Sono le famiglie di Varese che trascorrono più tempo libero in casa (27 per cento ) e riducono le cene fuori (42 per cento). Quest’ultimo accorgimento usato anche dai bresciani (49 per cento), insieme alla riduzione degli sprechi alimentari grazie ad una spesa più mirata. I bergamaschi per fronteggiare le difficoltà economiche preferiscono riparare anziché sostituire (16 per cento).
Nella provincia briantea spicca invece il sentimento ecologista con la percentuale più alta di famiglie che sta attenta ai consumi di casa e cerca di usare meno l’automobile (rispettivamente il 39 per cento e il 9 per cento).
Sono le famiglie di Varese che trascorrono più tempo libero in casa (27 per cento ) e riducono le cene fuori (42 per cento). Quest’ultimo accorgimento usato anche dai bresciani (49 per cento), insieme alla riduzione degli sprechi alimentari grazie ad una spesa più mirata. I bergamaschi per fronteggiare le difficoltà economiche preferiscono riparare anziché sostituire (16 per cento).
Nella provincia briantea spicca invece il sentimento ecologista con la percentuale più alta di famiglie che sta attenta ai consumi di casa e cerca di usare meno l’automobile (rispettivamente il 39 per cento e il 9 per cento).