Se n'è andato via dal tour milanese e brianzolo seminando entusiasmo, portando parole coraggiose di pace e di accoglienza, ma anche lasciando qui il portafogli: Papa Francesco, al ritorno in Vaticano, si è accorto di non averlo più.

A distanza di una settimana dall'evento, spunta questo retroscena sulla visita pastorale del Pontefice. Una indiscrezione che avevamo colto già un paio di giorni fa e che ha ottenuto conferma.

Difficile pensare a un furto. Contatti con Papa Francesco a Monza non ce ne sono stati. Lo hanno visto tutti solo a distanza, non solo sul grande schermo ma anche quando è arrivato verso le 15 sul pratone dov'era stato allestito il palco e dove i fedeli erano stati divisi in settori.

Semplicemente perso? Può darsi. Nei giorni immediatamente successivi all'evento alcune persone dell'organizzazione sono state mandate sul posto, in modo discreto, con la scusa di verificare il corretto smantellamento di tutta la struttura, ma in realtà con lo scopo di dare un'occhiata in giro.

Del portafogli, naturalmente, neppure l'ombra. Non si può comunque nemmeno escludere che sia accaduto a Milano, dove ha trascorso la gran parte della giornata e con spostamenti maggiori.

Se qualcuno l'ha trovato, di certo non diventa ricco. Il Papa non va in giro come uno sceicco arabo. L'essenziale. Oltre a qualche immagine sacra a cui è particolarmente legato dal punto di vista devozionale e quale ricordo personale relativo a chi gliel'ha donata.

Una cosa è certa: se a Milano e a Monza si ricorderanno a lungo della sua visita storica, anche lui avrà un motivo in più per non dimenticarsi della giornata.