Passerella ciclopedonale di viale Stucchi: si lavora anche di notte per finirla al più presto

MONZA - Tempi velocizzati per la realizzazione della passerella ciclopedonale di viale Stucchi. Ad annunciarlo è Antonio Marrazzo, assessore ai Lavori pubblici, aggiungendo che si lavora anche di notte per consegnare l'opera al più presto ai residenti

Si velocizzano i tempi di realizzazione della passerella ciclopedonale di viale Stucchi. Nelle ultime settimane gli operai hanno intensificato le attività e lavoreranno anche di notte per consegnare il prima possibile l’opera ai residenti.

Ad aggiornare sull’avanzamento del cantiere l’assessore ai Lavori pubblici Antonio Marrazzo. “Con il collegamento dei pilastri è ormai prossimo il varo dell’infrastruttura metallica – commenta attraverso una nota stampa – Proprio in questi giorni è iniziata la verniciatura con i colori scelti dall’amministrazione comunale, prevalentemente blu e verde, per continuare con la formazione delle rampe, la sistemazione a verde e l’asfaltatura dell’intera area oggetto dell’intervento. Alcune di queste attività, per cercare di ridurre il più possibile i disagi, saranno previste di notte”.

Ma questo annuncio non fa saltare di gioia i componenti del Comitato di quartiere di Sant’Albino. Da anni sollecitano interventi migliorativi del progetto che già, dal suo nascere, presentava la grave pecca di aver scambiato il canale Villoresi per un marciapiedi. Incontri pubblici, articoli, comunicati, richieste  precise modifiche del progetto sono finite nel nulla e oggi con l’annuncio dell’ultimazione dei lavori con le loro sollecitazioni rimaste inevase la delusione è ancora maggiore.

“Siamo stato contattati solo per scegliere il colore della passerella – ha commentato Paolo Teruzzi, storico componente del Comitato – Ma nulla sulle nostre richieste di un serio incontro con i tecnici”.

La passerella così com’è e come sarà convince poco i residenti. “La rotonda a fagiolo è pericolosa e i continui incidenti sono una dimostrazione – precisa – Sarebbe stato meglio ripristinare due diverse rotonde, soprattutto per il passaggio dei camion. La cronaca ci ricorda di camion che nelle rotonde a fagilo si sono ribaltati facendo fuoriuscire materiale infiammabile”.

Poi il problema dell’uscita da Sant’Albino che è molto difficile e pericolosa. “Il Comune assicura l’installazione di un semaforo – aggiunge – Questo progetto avrebbe dovuto evitare semafori e oggi la soluzione è quella di posizionarlo. Non si sarebbe potuto pensare a una soluzione migliore, visti i tanti soldi investiti per la realizzazione di questo progetto?”.

Poi il problema dei pedoni che da Sant’Albino si dirigono a San Damiano e viceversa e che sono a rischio investimento. “Noi è da anni che chiediamo incontri seri, che presentiamo le nostre soluzioni alle criticità, che denunciamo che questa rotonda a fagiolo è pericolosa – aggiunge Teruzzi – Ma le nostre sollecitazioni sono rimaste inascoltate, per poi essere coinvolti solo nella scelta del colore. È un progetto fatto al buio e concluso di notte. Chissà quando vedrà la luce del sole…”.

Un progetto realizzato per risolvere il problema della cosiddetta rotonda killer del cimitero dove pochi anni fa è rimasto ucciso anche un giovane. Una rotonda che avrebbe dovuto mettere in sicurezza il passaggio e che oggi, però, ironia della sorte continua a mantenere rischi e criticità come da tempo ribadiscono i residenti di Sant’Albino e di San Damiano.


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