Ponti: "Vicini ad Allevi, ma non dia a Maffè l'assessorato alla Famiglia"
MONZA - Nessun appoggio ufficiale, bensì una sola manifestazione di vicinanza. Così il Popolo della Famiglia si esprime nei confronti di Dario Allevi. Aggiungendo una richiesta: l'assessorato alla Famiglia, in caso di vittoria, non venga affidato a Pier Franco Maffè
Il Popolo della Famiglia è vicino a Dario Allevi, ma lascia libertà di scelta ai suoi elettori. Se il candidato di centrodestra dovesse conquistare lo scranno di primo cittadino dovrà prestare attenzione alla scelta dell’assessore alla Famiglia. Pier Franco Maffè assolutamente no. È stato chiara Manuela Ponti, candidato sindaco per il Popolo della Famiglia (sostenuta dalla coalizione formata da Fiamma nazionale e Forza Nuova). Dario Allevi dovrà impegnarsi concretamente su tre fronti: famiglia, sicurezza e immigrazione, ma nessuna poltrona all’alfaniano Maffè per l’assessorato alla famiglia.
“Se Maffè sarà assessore alla famiglia – commenta Ponti nel comunicato stampa – che dovrebbe essere un concetto e un modus operandi differente dal semplice cambio di denominazione dell’assessorato ai Servizi sociali che son ben altra cosa, ricorderemo come Alfano si sia reso connivente con le lobby LGBT (Lesbiche, gay, transessuali, trans gender ndr). Come pure con gli sbarchi di migliaia di persone, la tratta di persone, la perdita di sicurezza cittadina”.
Allevi sabato scorso, in occasione della conferenza stampa presentazione della nuova alleanza con Maffè era stato comunque chiaro: non si è parlato di poltrone. Almeno fino a quando non si conquisterà ufficialmente il Municipio.
Ma Manuela Ponti ha messo le mani in avanti: il Popolo della Famiglia vigilerà attentamente sul mandato del futuro sindaco.
“Lo abbiamo ribadito in tutta la campagna elettorale – continua – Prima le famiglie italiane, prima i cristiani. Contunueremo a farlo e saremo attenti osservatori chiunque sarà il vincitore. Ci impegnamo a tutelare la fiducia dei nostri elettori: niente corsi gender nelle scuole, niente rete ready, niente indottrinamento ideologico al pensiero unico. Ampio sostegno alle politiche per la famiglia naturale e al reddito di maternità. Vigileremo sull’arrivo di immigrati e sosterremo le famiglie italiane ad avere una casa e un aiuto”.
Anche se non siederà in consiglio comunale Ponti e i suoi alleati non abbassano la guardia. Tutt’altro. “Noi ci ricorderemo e vigileremo – conclude – Non ci mancano fede e forza per tutelare i minori. Ci fa da guida la dottrina sociale della chiesa e l’impegno per una cultura cristiana e cattolica”.
Allevi è avvisato: qualora dovesse vincere dovrà stare molto attento a chi siederà sul delicatissimo scranno dell’assessorato alla Famiglia. “Al candidato Allevi vanno tutta la nostra stima e il nostro augurio – aggiunge – Con noi gli alleati di questa campagna elettorale Fiamma Nazionale e Forza Nuova. Uniti per contrastare la decadenza di questo sistema sociale e assolutamente oppositori dell’arrivo del Pd sulla poltrona cittadina. Ricordando ad Allevi che le politiche siano per la libertà e non per il liberismo”.
Barbara Apicella
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