Profughi nel quartiere di Casignolo: Lega Nord e Forza Nuova contro le istituzioni
MONZA - Non si placa la polemica in città per l'arrivo dei migranti in via Asiago nel quartiere di Casignolo. Dopo la protesta dei residenti intervengono anche i rappresentanti locali della Lega Nord e di Forza Nuova per denunciare la situazione
Profughi a casa loro. E alla fine scatta la rivolta portando all’attenzione delle cronache – locali e nazionali – il disagio di dover convivere circondati da oltre un centinaio di uomini richiedenti asilo. Sono esasperate le dodici famiglie di una palazzina di via Asiago, nel quartiere di Casignolo. Il costruttore ha messo a disposizione 14 appartamenti dove risiedono 126 ragazzi africani richiedenti asilo.
I residenti, per lo più giovani coppie e famiglie con bambini, denunciano uno stato di degrado e di sporcizia, con il cancello che viene lasciato aperto e un costante via vai di persone, con la decisione a malincuore di molti di barricarsi in casa.
Immediata la risposta della politica con la denuncia della situazione da parte della Lega Nord che per voce di Federico Arena – segretario cittadino del Carroccio - che ha portato il problema anche all’attenzione delle cronache nazionali con un collegamento televisivo con la trasmissione di Rete 4 “Dalla vostra parte”.
Una battaglia appoggiata anche da Forza Nuova: "È assurdo che a fronte di tanti sacrifici compiuti per acquistare una casa ci si trovi in queste condizioni – si legge nel comunicato stampa diramato nei giorni scorsi -. L'invasione continua. E quello che fa più rabbia è vedere come tutto quello che sta accadendo per le strade di Monza è parte di un piano esecrabile nazionale ed europeo, voluto e lucidamente messo in atto: sostituzione etnica. Un piano che ha inizio nel Mediterraneo, dove vengono raccolti clandestini a poche miglia dalla Libia e successivamente smistati nelle varie province, fenomeno che ha il suo apice proprio nei mesi estivi, sia per il clima che facilita il traffico di esseri umani, sia perché la gente, che ora si trova più facilmente fuori casa, è meno sensibile a ciò che accade nel proprio quartiere".
Una grave denuncia contro le istituzioni. "l primo passo da fare, quindi, è riconoscere che le istituzioni non sono sorde alle istanze dei residenti, sono avverse – si legge ancora nella nota stampa - Tutti coloro che hanno a che fare più o meno indirettamente con tutto questo meccanismo non sono negligenti, sono complici della disfatta, del degrado e del caos oltre che traditori del popolo italiano. Dal Governo, in particolare dal Ministero degli interni, ai prefetti, dalla Marina Militare ai costruttori e alle cooperative, che non solo intascano soldi italiani grazie al business dell'immigrazione, ma si prendono la responsabilità di creare una situazione che può portare solo a tensione e disordine sociale".