Sgominata banda specializzata in furti di biciclette di lusso
MONZA - Aveva sede in città la banda sgominata mercoledì mattina, specializzata in furti di biciclette di lusso. L'operazione "Sprinter" è stata condotta dalla Squadra Mobile della Questura di Lecco.
I colpi sono stati messi a segno in diversi parti della Lombardia. Ma a dare il via all'operazione "Sprinter", è stato il furto di uno scooter a Vedano al Lambro. Da lì, da un episodio che ai più può apparire quasi insignificante, gli inquirenti sono riusciti a risalire e a sgominare una banda che aveva la base a Monza ed era specializzata nei furti di biciclette, tanto da accumularne per un valore complessivo di 400 mila euro.
Gli arresti mercoledì mattina sono avvenuti per mano della Squadra Mobile pdella Questura di Lecco. Tre le persone coinvolte, due romeni (di 33 e 35 anni) e un italiano di 82 anni che, forse in virtù della sua età, era chiamato "zio". Secondo gli inquirenti, però, all'appello ne mancano ancora due: indagini ancora in corso per consegnarli alla giustizia.
Il gruppo era specializzato in furti per inviare le biciclette poi in Romania dove, così com'erano o smontate a pezzi, venivano rivendute sul mercato nero. La firma della banda è stata lasciata al "Mondobici" di Pescate (Lecco), dove attraverso le telecamere di videosorveglianza è partita tutta l'attività di identificazione dei malviventi, poi al "Negozio Bici" di Rozzano, al "Cicli Snoop" di Como e al negozio "Cicli Vedovati" di Albino (Bergamo).
Secondo gli inquirenti la banda, benché specializzata in furti di biciclette di lusso, non disdegnava anche furti di velocipedi nei box, accessori, ma anche auto o furgoni.
Gli arresti mercoledì mattina sono avvenuti per mano della Squadra Mobile pdella Questura di Lecco. Tre le persone coinvolte, due romeni (di 33 e 35 anni) e un italiano di 82 anni che, forse in virtù della sua età, era chiamato "zio". Secondo gli inquirenti, però, all'appello ne mancano ancora due: indagini ancora in corso per consegnarli alla giustizia.
Il gruppo era specializzato in furti per inviare le biciclette poi in Romania dove, così com'erano o smontate a pezzi, venivano rivendute sul mercato nero. La firma della banda è stata lasciata al "Mondobici" di Pescate (Lecco), dove attraverso le telecamere di videosorveglianza è partita tutta l'attività di identificazione dei malviventi, poi al "Negozio Bici" di Rozzano, al "Cicli Snoop" di Como e al negozio "Cicli Vedovati" di Albino (Bergamo).
Secondo gli inquirenti la banda, benché specializzata in furti di biciclette di lusso, non disdegnava anche furti di velocipedi nei box, accessori, ma anche auto o furgoni.