Ubriaco al bar litiga con un avventore, poi lo cerca con la motosega per le vie del quartiere
MONZA - Un ragazzo di 24 anni è stato arrestato nel pomeriggio di mercoledì dagli agenti del Commissariato di Polizia. Dopo essere evaso dagli arresti domiciliari, ubriaco, ha litigato con l'avventore di un bar. E dopo averlo minacciato, ha fatto ritorno con una motosega accesa per farsi giustizia. L'altro, ovviamente, era già sparito dalla circolazione.
Come nel migliore dei film horror era in giro con la motosega a caccia del suo rivale: un giovane mercoledì pomeriggio è stato arrestato dagli agenti del Commissariato cittadino e portato alla casa circondariale di Monza.
Il ragazzo, 24 anni, che avrebbe dovuto rimanere in casa in virtù degli arresti domiciliari in quanto ritenuto stalker nei confronti della sua ex, in barba alla misura restrittiva del tribunale è andata al bar in via Mentana. Lì, ubriaco, ha litigato con un avventore per motivi futili. E minaccioso, lo ha avvertito che gli avrebbe dato una bella lezione.
Poi è sparito, facendo ritorno pochi minuti più tardi con una motosega accesa in mano. L'altro, ovviamente, non ha avendo né tempo da dedicargli né la voglia di litigare, era sparito. Lui non si è dato per vinto, cercandolo nei paraggi mentre i passanti, spaventati, hanno chiamato la Polizia.
Quando gli agenti sono arrivati sul posto, non c'era più nemmeno lui. Ma dalle immagini registrate dal sistema di videosorveglianza di una banca sono riusciti a identificarlo e a presentarsi a casa sua. Nell'abitazione hanno trovato la motosega ancora calda, coltelli e katane. Lo hanno portato in carcere, dovrà rispondere delle accuse di evasione dagli arresti domiciliari e per la detenzione delle armi.
Il ragazzo, 24 anni, che avrebbe dovuto rimanere in casa in virtù degli arresti domiciliari in quanto ritenuto stalker nei confronti della sua ex, in barba alla misura restrittiva del tribunale è andata al bar in via Mentana. Lì, ubriaco, ha litigato con un avventore per motivi futili. E minaccioso, lo ha avvertito che gli avrebbe dato una bella lezione.
Poi è sparito, facendo ritorno pochi minuti più tardi con una motosega accesa in mano. L'altro, ovviamente, non ha avendo né tempo da dedicargli né la voglia di litigare, era sparito. Lui non si è dato per vinto, cercandolo nei paraggi mentre i passanti, spaventati, hanno chiamato la Polizia.
Quando gli agenti sono arrivati sul posto, non c'era più nemmeno lui. Ma dalle immagini registrate dal sistema di videosorveglianza di una banca sono riusciti a identificarlo e a presentarsi a casa sua. Nell'abitazione hanno trovato la motosega ancora calda, coltelli e katane. Lo hanno portato in carcere, dovrà rispondere delle accuse di evasione dagli arresti domiciliari e per la detenzione delle armi.