Sparatoria di Muggiò: catturato un italiano scappato in Sicilia
MUGGIO' - I Carabinieri della Compagnia di Desio hanno brillantemente risolto il caso della sparatoria avvenuta il 28 giugno in città. Un italiano di 32 anni, dopo aver colpito un albanese di 27, è scappato inutilmente in Sicilia sperando di far perdere le sue tracce
L'uomo che il 28 giugno ha sparato all'albanese a Muggiò ha un nome e un cognome. Ed è stato fermato dai Carabinieri della Compagnia di Desio che lo hanno raggiunto a Caltanissetta. Dovrà rispondere di tentato omicidio, porto abusivo di arma da fuoco e spaccio di stupefacenti.
Alla fine è proprio quest'ultima la causa della sparatoria. All'inizio si era pensato a un regolamento di conti. Poi i militari, indagando nella vita dell'albanese ventisettenne, non avevano trovato alcun elemento negativo indirizzando le indagini verso un lavoro non pagato. In realtà un mancato pagamento c'è, ma riguarda la consegna di un quantitativo di droga.
Mentre l'albanese era stato ritrovato sanguinante in via Del Parco, con un polmone perforato, l'italiano era scappato in Sicilia, più precisamente nel paese di origine situato in provincia di Caltanissetta convinto di poter far perdere le sue tracce.
Una, in realtà, l'ha lasciata lui. Un impronta digitale sull'auto abbandonata dopo la sparatoria in un bosco situato al confine tra Nova Milanese e Paderno Dugnano. Rafforzata dalle immagini del sistema di videosorveglianza presenti sul territorio e dal racconto dell'albanese che, dimesso dall'ospedale, ha accettato di collaborare con la giustizia.
Alla fine è proprio quest'ultima la causa della sparatoria. All'inizio si era pensato a un regolamento di conti. Poi i militari, indagando nella vita dell'albanese ventisettenne, non avevano trovato alcun elemento negativo indirizzando le indagini verso un lavoro non pagato. In realtà un mancato pagamento c'è, ma riguarda la consegna di un quantitativo di droga.
Mentre l'albanese era stato ritrovato sanguinante in via Del Parco, con un polmone perforato, l'italiano era scappato in Sicilia, più precisamente nel paese di origine situato in provincia di Caltanissetta convinto di poter far perdere le sue tracce.
Una, in realtà, l'ha lasciata lui. Un impronta digitale sull'auto abbandonata dopo la sparatoria in un bosco situato al confine tra Nova Milanese e Paderno Dugnano. Rafforzata dalle immagini del sistema di videosorveglianza presenti sul territorio e dal racconto dell'albanese che, dimesso dall'ospedale, ha accettato di collaborare con la giustizia.