Estorsione da 8 mila euro ai danni di tre ventenni: un uomo finisce in manette

NOVA MILANESE - Approfittando della passione per lo sport di tre ragazzi ventenni residenti in città, un novese di 39 anni li ha "agganciati" proponendo la vendita di una canotta appartenuta a un noto giocatore. Era il trucco per ottenere i primi soldi. Poi, minacciandoli, è riuscito in sei mesi a farsi consegnare 8 mila euro.

In sei mesi è riuscito a estorcere più di 8 mila euro e tre ventenni di buona famiglia residenti a Nova Milanese: un uomo di 39 anni, anche lui del luogo, nel pomeriggio di martedì, è stato arrestato dai Carabinieri della stazione cittadina.

Per "agganciare" le vittime gli è stato sufficiente approfittare della loro passione sportiva. Con il primo ragazzo, infatti, aveva concordato la vendita di una canotta da basket Nba, indossata da un famoso giocatore. Intascata la somma, però, ha subito messo le cose in chiaro tenendosi i soldi e dicendogli che ne voleva altri. Ovviamente della canotta non si parlava più. A indurre il giovane a versare i soldi era la minaccia di un coltello.

Stessa sorte toccata ad altri due ventenni, a loro volta minacciati con il coltello o mostrando tre cartucce e dicendo di essere pronto a usarle.

Così facendo in sei mesi l'uomo si è fatto consegnare somme variabili tra i 100 e i 300 euro, accumulando circa 6 mila euro. Finché la prima vittima, impaurita ma allo stesso tempo non riuscendo più a sopportare questa minaccia, ha cercato di chiudere la vicenda: "Dimmi quanto vuoi per lasciarmi in pace". Ha quindi versato 2 mila euro ma, purtroppo, non è servito a nulla.

Tutto si è risolto quando uno dei tre ragazzi, dopo essersi confidato con i genitori, si è rivolto ai Carabinieri. Con loro è stato organizzata la trappola: appena l'uomo ha messo le mani sulle banconote pretese all'appuntamento, sono spuntati i militari in borghese. In un estremo tentativo ha minacciato anche loro con il coltello, ma è stato disarmato e ammanettato. Ora si trova alla casa circondariale di Monza.

Nella sua abitazione custodiva anche i tre colpi utilizzati per minacciare i ragazzi, ma non è stata trovata alcuna arma.