I cittadini restano a piedi, cinque sindaci guidano la marcia verso il Pirellone
NOVA MILANESE - Oggi in municipio il sindaco Rosaria Longoni ha organizzato una conferenza stampa in accordo con i primi cittadini di Muggiò, Lissone, Sesto San Giovanni e Cinisello Balsamo. Per ribadire il no al taglio delle linee Z225 e Z227 e promuovere una raccolta di firme
Tagli al trasporto pubblico, cinque Comuni inferociti, circa 8.400 utenti appiedati ogni giorno. Tutti insieme pronti a far sentire la loro voce ovunque sia necessario affinché le lineee Z225 e Z227 non vengano soppresse all'inizio del mese di febbraio.
Oggi i sindaci dei Comuni di Nova Milanese, Muggiò, Lissone, Cinisello Balsamo e Sesto San Giovanni hanno organizzato una conferenza stampa congiunta per chiedere prima di tutto a Regione Lombardia, ma anche al Governo, di trovare le risorse necessarie per evitare quella che a tutti gli effetti rischia di diventare una sciagura.
"Non si tratta di campanilismo e di voler sempre di più per il proprio territorio - spiega Rosaria Longoni, primo cittadino di Nova Milanese, bensì di garantire a molti cittadini un servizio essenziale. Basti pensare che queste due linee sono l'unica possibilità che hanno i nostri cittadini di utilizzare il trasporto pubblico per raggiungere l'ospedale San Gerardo e le scuole del territorio. La nostra sarà una grande mobilitazione, ma vuole essere costruttiva affinché le istituzioni superiori capiscano il disagio del territorio. Almeno si lasci tutto inalterato fino alla fine dell'anno scolastico: come si fa impedire, alla fine del primo quadrimestre, la scuola in cui si è iscritti?".
"Per noi - commenta Maria Fiorito, sindaco di Muggiò - equivale a escludere l'intera frazione della Taccona, 5 mila abitanti, dal trasporto pubblico. E mettere in ginocchio molte altre persone. Quando si parla di trasporti, non bisogna ragionare in termini dei confini geografici, perché i cittadini chiedono altro. Vogliono raggiungere anche Milano, il loro spostamento non è solo nella provincia di Monza e Brianza".
Il sindaco di Lissone, Concettina Monguzzi, evidenzia che trovare 1 milione 800 mila euro non è improponibile per la Regione Lombardia ed eviterebbe mille problemi. "Si tratta di garantire un servizio a chi deve recarsi al lavoro o a scuola, non a divertirsi. La linea che passa da Lissone porta al San Gerardo, passa dalla stazione ferroviaria, passa davanti all'Ipsia Meroni che è un fiore all'occhiello e un ottimo collegamento con il mondo lavorativo e dell'artigianato, poi si dirige verso Muggiò. Dobbiamo rinunciare a tutto questo?"
Oltre a queste considerazioni anche quelle di Ivano Ruffa, assessore ai Trasporti e all'Ambiente del Comune di Cinisello Balsamo, che spiega come il problema maggiore ora non sia tanto quello di raggiungere Milano, quanto quello di spostarsi sul territorio per raggiungere punti significativi e utili: solo il trasporto su gomma è in grado di garantire questo risultato.
Mentre rilevano la contraddizione di politiche per l'ambiente, l'adesione al Protocollo Aria per abbattere il Pm10 e, dall'altra parte, la soppressione del trasporto pubblico, i sindaci hanno scritto fin da subito una lettera congiunta per chiedere al Ministero dei Trasporti, Città Metropolitana di Milano, Comune di Milano, Agenzia per il Trasporto Pubblico Locale, Provincia di Monza e Brianza e Regione Lombardia di "valutare ogni possibile azione correttiva per scongiurare le notevoli criticità che si prospettano per i cittadini".
E poi, almeno quelli della Provincia di Monza e Brianza (Nova Milanese, Muggiò e Lissone), hanno dato vita a una raccolta di firme per coinvolgere i cittadini in questa battaglia. Tutti in piazza, sindaci compresi, con i moduli da compilare e chiedere a tutti un di aggiungere una firma.
Intanto il sindaco di Muggiò avverte: "Se sopprimono le due linee di autobus, io sono pronta a istituire la zona a traffico limitato. Di certo 8.400 auto in più sul mio territorio non passeranno".
Gualfrido Galimberti
Oggi i sindaci dei Comuni di Nova Milanese, Muggiò, Lissone, Cinisello Balsamo e Sesto San Giovanni hanno organizzato una conferenza stampa congiunta per chiedere prima di tutto a Regione Lombardia, ma anche al Governo, di trovare le risorse necessarie per evitare quella che a tutti gli effetti rischia di diventare una sciagura.
"Non si tratta di campanilismo e di voler sempre di più per il proprio territorio - spiega Rosaria Longoni, primo cittadino di Nova Milanese, bensì di garantire a molti cittadini un servizio essenziale. Basti pensare che queste due linee sono l'unica possibilità che hanno i nostri cittadini di utilizzare il trasporto pubblico per raggiungere l'ospedale San Gerardo e le scuole del territorio. La nostra sarà una grande mobilitazione, ma vuole essere costruttiva affinché le istituzioni superiori capiscano il disagio del territorio. Almeno si lasci tutto inalterato fino alla fine dell'anno scolastico: come si fa impedire, alla fine del primo quadrimestre, la scuola in cui si è iscritti?".
"Per noi - commenta Maria Fiorito, sindaco di Muggiò - equivale a escludere l'intera frazione della Taccona, 5 mila abitanti, dal trasporto pubblico. E mettere in ginocchio molte altre persone. Quando si parla di trasporti, non bisogna ragionare in termini dei confini geografici, perché i cittadini chiedono altro. Vogliono raggiungere anche Milano, il loro spostamento non è solo nella provincia di Monza e Brianza".
Il sindaco di Lissone, Concettina Monguzzi, evidenzia che trovare 1 milione 800 mila euro non è improponibile per la Regione Lombardia ed eviterebbe mille problemi. "Si tratta di garantire un servizio a chi deve recarsi al lavoro o a scuola, non a divertirsi. La linea che passa da Lissone porta al San Gerardo, passa dalla stazione ferroviaria, passa davanti all'Ipsia Meroni che è un fiore all'occhiello e un ottimo collegamento con il mondo lavorativo e dell'artigianato, poi si dirige verso Muggiò. Dobbiamo rinunciare a tutto questo?"
Oltre a queste considerazioni anche quelle di Ivano Ruffa, assessore ai Trasporti e all'Ambiente del Comune di Cinisello Balsamo, che spiega come il problema maggiore ora non sia tanto quello di raggiungere Milano, quanto quello di spostarsi sul territorio per raggiungere punti significativi e utili: solo il trasporto su gomma è in grado di garantire questo risultato.
Mentre rilevano la contraddizione di politiche per l'ambiente, l'adesione al Protocollo Aria per abbattere il Pm10 e, dall'altra parte, la soppressione del trasporto pubblico, i sindaci hanno scritto fin da subito una lettera congiunta per chiedere al Ministero dei Trasporti, Città Metropolitana di Milano, Comune di Milano, Agenzia per il Trasporto Pubblico Locale, Provincia di Monza e Brianza e Regione Lombardia di "valutare ogni possibile azione correttiva per scongiurare le notevoli criticità che si prospettano per i cittadini".
E poi, almeno quelli della Provincia di Monza e Brianza (Nova Milanese, Muggiò e Lissone), hanno dato vita a una raccolta di firme per coinvolgere i cittadini in questa battaglia. Tutti in piazza, sindaci compresi, con i moduli da compilare e chiedere a tutti un di aggiungere una firma.
Intanto il sindaco di Muggiò avverte: "Se sopprimono le due linee di autobus, io sono pronta a istituire la zona a traffico limitato. Di certo 8.400 auto in più sul mio territorio non passeranno".
Gualfrido Galimberti
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