Strada in pessimo stato: il Comune risarcirà con 800 mila euro i genitori di Davide Marotta
NOVA MILANESE - A distanza di più di dieci anni dal tragico evento, si chiude la vicenda giudiziaria relativa all'incidente mortale di Davide Marotta. Il Comune dovrà alla famiglia un risarcimento di 800 mila euro
Il 4 agosto 2006 Davide Marotta, allora quattordicenne, dopo essere caduto rovinosamente a terra sulla Monza-Saronno mentre era in sella allo scooter, aveva perso la vita investito da un furgone che sopraggiungeva dalla direzione opposta. Ora il Comune è stato condannato a risarcire i genitori: in totale 800 mila euro.
Un importo che non sarà mai sufficiente per ripagare la famiglia della perdita di un figlio. E che, tuttavia, per i genitori è motivo di sollievo: si è finalmente stabilito che a causare l'incidente mortale non è stata l'imprudenza del ragazzo, quanto un cattivo stato della sede stradale.
A questa conclusone, naturalmente, si è giunti dopo oltre dieci anni di battaglie legali e di carte bollate. Perché all'inizio erano state avanzate tutte le ipotesi. Compresa quella che, a determinare il decesso della giovane promessa del calcio, fosse stata l'irresponsabilità del conducente del furgone. Non avrà passato momenti belli nemmeno lui, poi si è valutato che in realtà non aveva alcuna possibilità di evitare l'impatto.
Nel 2013 il Tribunale di Monza era arrivato a una conclusione: la responsabilità era del Comune per quel fondo di ghiaia che aveva determinato la perdita del controllo dello scooter da parte dell'adolescente. Vicenda tutt'altro che conclusa, visto il ricorso in Appello da parte della municipalità, tuttavia con sentenza confermata, prima di arrivare in Cassazione.
Qui è stata messa la parola fine alla dolorosa vicenda. I motivi del ricorso del Comune sono stati dichiarati inammissibili o infondati. Sarà dunque risarcimento.
Un importo che non sarà mai sufficiente per ripagare la famiglia della perdita di un figlio. E che, tuttavia, per i genitori è motivo di sollievo: si è finalmente stabilito che a causare l'incidente mortale non è stata l'imprudenza del ragazzo, quanto un cattivo stato della sede stradale.
A questa conclusone, naturalmente, si è giunti dopo oltre dieci anni di battaglie legali e di carte bollate. Perché all'inizio erano state avanzate tutte le ipotesi. Compresa quella che, a determinare il decesso della giovane promessa del calcio, fosse stata l'irresponsabilità del conducente del furgone. Non avrà passato momenti belli nemmeno lui, poi si è valutato che in realtà non aveva alcuna possibilità di evitare l'impatto.
Nel 2013 il Tribunale di Monza era arrivato a una conclusione: la responsabilità era del Comune per quel fondo di ghiaia che aveva determinato la perdita del controllo dello scooter da parte dell'adolescente. Vicenda tutt'altro che conclusa, visto il ricorso in Appello da parte della municipalità, tuttavia con sentenza confermata, prima di arrivare in Cassazione.
Qui è stata messa la parola fine alla dolorosa vicenda. I motivi del ricorso del Comune sono stati dichiarati inammissibili o infondati. Sarà dunque risarcimento.
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