Pusher arrestato nelle Groane: era anche evaso dai domiciliari
SOLARO - Impegnati a monitorare l'area nei dintorni di Cascina Emanuela, i Carabinieri giovedì sera hanno arrestato un marocchino di 24 anni che aveva appena ceduto una dose di droga a due donne residenti a Cesate. L'extracomunitario risultava anche evaso dai domiciliari.
Pensava di poter agire indisturbato con il calare del buio per esercitare la sua attività di pusher: un marocchino di 24 anni, giovedì sera, è stato arrestato non solo per spaccio di sostanze stupefacenti, ma anche per evasione. Nella mattinata di ieri è stato poi processato per direttissima.
I Carabinieri, impegnati sempre di più nell'attività di contrasto del fenomeno di spaccio di sostanze stupefacenti nei boschi delle Groane, hanno focalizzato la loro attenzione nei dintorni di Cascina Emanuela: un discreto numero di uomini e di mezzi impiegati per tenere l'area sempre sotto controllo e, eventualmente, per intervenire.
Giovedì sera hanno notato un insolito movimento nell'area. Diverse le persone avvistate lungo una strada sterrata in direzione Cesate. I militari, senza farsi notare, hanno circondato la zona individuata nascondendosi nelle campagne e avvicinandosi a una piazza di spaccio.
Approfittando dell'ingresso di una utilitaria, si sono accodati riuscendo a monitorare un giovane uscito dalla boscaglia. I Carabinieri hanno così assistito a tutta la fase della compravendita della droga: la ragazza, seduta al posto del passeggero, senza scendere ha allungato una banconota al pusher. A quel punto sono entrati in azione e, nonostante il tentativo di fuga, hanno bloccato il maghrebino.
Questi aveva addosso telefoni cellulari, denaro contante, dosi di stupefacenti. Sprovvisto di documenti, ha provato a cavarsela fornendo false generalità. Non solo è stato smascherato: ma i militari hanno scoperto che aveva sei identità diverse, ognuna delle quali gravata da violazione della legge sull'immigrazione e spaccio di stupefacenti. Risultava inoltre che doveva essere sottoposto agli arresti domiciliari in paese dal mese di marzo 2015. Arrestato dunque per spaccio di sostanze stupefacenti e per evasione.
Le due persone a bordo dell'utilitaria, una donna di 51 anni e una di 33, entrambe residenti a Cesate, sono invece state segnalate alla Prefettura quali assuntrici di droga.
I Carabinieri, impegnati sempre di più nell'attività di contrasto del fenomeno di spaccio di sostanze stupefacenti nei boschi delle Groane, hanno focalizzato la loro attenzione nei dintorni di Cascina Emanuela: un discreto numero di uomini e di mezzi impiegati per tenere l'area sempre sotto controllo e, eventualmente, per intervenire.
Giovedì sera hanno notato un insolito movimento nell'area. Diverse le persone avvistate lungo una strada sterrata in direzione Cesate. I militari, senza farsi notare, hanno circondato la zona individuata nascondendosi nelle campagne e avvicinandosi a una piazza di spaccio.
Approfittando dell'ingresso di una utilitaria, si sono accodati riuscendo a monitorare un giovane uscito dalla boscaglia. I Carabinieri hanno così assistito a tutta la fase della compravendita della droga: la ragazza, seduta al posto del passeggero, senza scendere ha allungato una banconota al pusher. A quel punto sono entrati in azione e, nonostante il tentativo di fuga, hanno bloccato il maghrebino.
Questi aveva addosso telefoni cellulari, denaro contante, dosi di stupefacenti. Sprovvisto di documenti, ha provato a cavarsela fornendo false generalità. Non solo è stato smascherato: ma i militari hanno scoperto che aveva sei identità diverse, ognuna delle quali gravata da violazione della legge sull'immigrazione e spaccio di stupefacenti. Risultava inoltre che doveva essere sottoposto agli arresti domiciliari in paese dal mese di marzo 2015. Arrestato dunque per spaccio di sostanze stupefacenti e per evasione.
Le due persone a bordo dell'utilitaria, una donna di 51 anni e una di 33, entrambe residenti a Cesate, sono invece state segnalate alla Prefettura quali assuntrici di droga.