"Le sedie": all'Astrolabio uno spettacolo contro la violenza sulle donne
VILLASANTA - Una serata per riflettere sulle donne scomparse e vittime di violenza. Oggi, alle 21, all'Astrolabio lo spettacolo "Le sedie work in progress" portato in scena dalla compagnia Cetec - Dentro/Fuori San Vittore
Le storie vere di donne scomparse e vittime di violenza diventano uno spettacolo teatrale per fare riflettere. E a portarlo in scena è la compagnia Cetec - Dentro/Fuori San Vittore, con la regia di Donatella Massimilla. L'appuntamento è per oggi, giovedì 15 alle 21, al teatro Astrolabio di Villasanta (in via Mameli, 8).
In scena "Le sedie work in progress", nato dall'idea di un un gruppo di artiste, professioniste e donne impegnate sui temi della violenza di genere. Diretto e coordinato dalla regista Donatella Massimilla insieme alle attrici detenute ed ex detenute del Cetec Dentro/Fuori San Vittore, psicologhe, sociologhe, esperte di teatro accessibile.
In scena "Le sedie work in progress", nato dall'idea di un un gruppo di artiste, professioniste e donne impegnate sui temi della violenza di genere. Diretto e coordinato dalla regista Donatella Massimilla insieme alle attrici detenute ed ex detenute del Cetec Dentro/Fuori San Vittore, psicologhe, sociologhe, esperte di teatro accessibile.
Un'idea e un work in progress ispirato a “la sedia” che il Consiglio comunale di Milano ha voluto vuota per ricordare le vittime del femminicidio, le donne che quotidianamente subiscono violenza non solo in Italia ma in tutto il mondo. Uno spettacolo di testimonianza e di prevenzione alla violenza di genere, rivolto a tutti, uomini e donne, cittadini e giovani un'azione teatrale alta perché sociale e artistica al tempo stesso.
Un progetto teatrale itinerante che sviluppa sul territorio lombardo laboratori teatrali, performance ed installazioni in diversi luoghi della città, nei foyer dei teatri, nelle carceri, negli ospedali, nelle stazioni, per poi divenire un progetto continuativo di innovazione culturale.
"Le sedie - spiega la regista - parlano in modo diverso, in dialetti diversi, in lingue diverse, nel linguaggio dei segni. Danno voce a storie vere, tratte dall'atroce quotidianità dei femminicidi letti sui giornali, alle testimonianze di chi ha reagito ad abusi e violenze e ha donato pezzi di vita per dare speranza e aprire nuove strade. Sono scomode, dolorose, sofferte, restituiscono le storie delle donne in modo amplificato e coinvolgente, lasciano segno e memoria per tracciare nuovi percorsi".
Lo spettacolo inizia alle 21. Il biglietto d'ingresso, posto unico, costa 10 euro.
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