Unione Artigiani: Italia maglia nera per le tasse sulle imprese
MONZA - Marco Accornero, segretario generale dell'Unione Artigiani, sottolinea un dato impietoso: nel 2014, così come certificato dalla Banca Mondiale, in Italia si è registrato un prelievo al 64,8% sui profitti oltre a 269 ore spese in adempimenti burocratici.
Rapporto Banca mondiale impietoso. Nel 2014 prelievo al 64,8% sui profitti, 269 ore spese in adempimenti burocratici. Appello al Governo per un maggiore impulso al taglio del cuneo fiscale e alla burocrazia per dare una spinta alla ripresa.
"Il rapporto 'Paying taxes 2016' della Banca mondiale delinea un quadro desolante per l'Italia sul fronte del carico fiscale che grava sulle imprese: un prelievo pari al 64,8% sui profitti ci colloca al 137esimo posto nel mondo in termini di competività fiscale, segno che la strada da percorrere è ancora lunga". Lo dichiara il segretario generale dell'Unione Artigiani di Monza e Brianza, Marco Accornero.
"Un cuneo fiscale così imponente, molto più consistente rispetto alla media europea pari al 40,6%, costituisce una zavorra al tentativo di ripresa che le pmi stanno cercando di mettere in campo dopo una lunga crisi che ha minato le fondamenta del nostro sistema produttivo", sottolinea Accornero.
"Questo scenario, inoltre, evidenzia un dato incontrovertibile: se le tasse sulle imprese sono così elevate è chiaro che le aziende italiane soffrono, in termini di concorrenza, rispetto a quelle europee e mondiali".
"Di fronte a questa situazione che per molte piccole imprese, soprattutto quelle artigiane brianzole che per prime si stanno affacciando verso un panorama di ripresa, si configura come un cappio al collo: chiediamo al Governo di dare impulso a quelle riforme volte a ridurre la pressione fiscale, che tocca un prelievo del 64,8% sui profitti, e a semplificare la burocrazia (ogni anno vengono spese 269 ore per gli adempimenti), liberando risorse per gli investimenti attraverso interventi più decisi sulla spesa pubblica improduttiva", conclude Accornero.