Nel giardino di casa un pitone infreddolito: interviene l'Enpa
CARATE BRIANZA - Un singolare ritrovamento quello avvenuto nei giorni scorsi in un giardino privato: c'era un pitone reale, un po' infreddolito ma in buone condizioni. Sono intervenuti i Vigili del fuoco che hanno poi chiamato i volontari dell'Enpa
Un pitone reale recuperato in un giardino dai Vigili del fuoco e consegnato all'Enpa (Ente nazionale protezione animali). E' accaduto nei giorni scorsi e, molto probabilmente, l'animale era stato abbandonato (o perso) non molto tempo prima del ritrovamento, perché all'arrivo sul posto dei volontari Enpa si presentava infreddolito ma ancora sufficientemente reattivo, il che fa pensare che non abbia passato la notte all'aperto.
Il pitone si trova ora ospite della sede dell'Enpa di Monza dove è andato a far "compagnia" ad altri cinque serpenti recuperati in tempi e circostanza diversi: un Boa constrictor, un Lampropeltis triangulum sinaloae (conosciuto come falso corallo), un Lampropeltis getula californiae (o serpente reale della California) e altri due pitoni reali, uno dei quali aveva trovato riparo all'interno di una vecchia stufa e stava per finire per errore nella discarica di Besana in Brianza. Enpa ricorda che questi serpenti non sono nocivi, non sono velenosi e non rappresentano alcun pericolo.
Nei giorni scorsi, però, c'è stato anche l'affido di un altro animale ai volontari. Ha un nome singolare, Chelodina longicollis, che la dice "lunga" sulla sua principale caratteristica, quella, cioè, di avere un collo straordinariamente lungo rispetto ad altre specie di tartarughe (nome comune: testuggine collo di serpente comune). Si tratta di una tartaruga d'acqua dolce tipica dell'Australia recuperata a Muggiò in mezzo a una strada trafficata nel mese di agosto.
Pensando si trattasse di una specie terrestre, la persona che l'ha raccolta l’aveva lasciata libera in giardino. E’ stata ritrovata solo dopo tre settimane: si era così ben mimetizzata con l’ambiente da diventare quasi invisibile. Dopo aver contattato altre associazioni e capito di che specie si trattasse, ha telefonato a Enpa Monza che l'ha ritirata e che, a causa delle sue particolari caratteristiche, per il momento la sta ospitando in sede.
Nei giorni scorsi, però, c'è stato anche l'affido di un altro animale ai volontari. Ha un nome singolare, Chelodina longicollis, che la dice "lunga" sulla sua principale caratteristica, quella, cioè, di avere un collo straordinariamente lungo rispetto ad altre specie di tartarughe (nome comune: testuggine collo di serpente comune). Si tratta di una tartaruga d'acqua dolce tipica dell'Australia recuperata a Muggiò in mezzo a una strada trafficata nel mese di agosto.
Pensando si trattasse di una specie terrestre, la persona che l'ha raccolta l’aveva lasciata libera in giardino. E’ stata ritrovata solo dopo tre settimane: si era così ben mimetizzata con l’ambiente da diventare quasi invisibile. Dopo aver contattato altre associazioni e capito di che specie si trattasse, ha telefonato a Enpa Monza che l'ha ritirata e che, a causa delle sue particolari caratteristiche, per il momento la sta ospitando in sede.
Quello che accomuna la Chelodina longicollis e il pitone è il fatto che sono specie normalmente predilette da persone appassionate ed esperti, consapevoli delle loro caratteristiche ed esigenze. Non sono, in altre parole, animali acquistati d'impulso per pochi spiccioli in un negozio, magari da un bambino, come succede spesso nel caso della diffusissima tartaruga americana dalle guance rosse o gialle, che più delle volte finisce per essere abbandonata quando cresce troppo.
Al momento, però, non è pervenuta alcuna segnalazione di smarrimento né del pitone né della chelodina. L'Enpa cerca persone con esperienza, che conoscano le caratteristiche delle specie, che possano adottare gli esemplari e siano in grado di garantire loro cure, habitat e alimentazione adeguate.
Al momento, però, non è pervenuta alcuna segnalazione di smarrimento né del pitone né della chelodina. L'Enpa cerca persone con esperienza, che conoscano le caratteristiche delle specie, che possano adottare gli esemplari e siano in grado di garantire loro cure, habitat e alimentazione adeguate.
Per info, contattare la sede Enpa in via Lecco 164, da lunedì a venerdì dalle 14.30 alle 17.30, o telefonicamente allo 039-388304, oppure scrivendo a: elio.dellatorre@enpamonza.it.