Ad Agrate il terzo centro di accoglienza per i profughi in Brianza

AGRATE BRIANZA - In via delle Industrie, in un'area di proprietà della Provincia di Monza e Brianza, il terzo "hub" o centro di prima accoglienza per i profughi, dopo quelli già esistenti a Monza e Limbiate. Accoglierà dalle 40 alle 50 persone per volta.

Il numero è imprecisato: si parla di 40 o 50 persone per volta che arriveranno in città e, in teoria, dovrebbero rimanervi qualche settimana in attesa che venga completato l'iter burocratico. Una cosa, però, è certa: i cosiddetti "profughi", richiedenti protezione internazionale, ora saranno collocati anche ad Agrate Brianza in via delle Industrie in un'area di proprietà della Provincia di Monza e Brianza.

A tutti gli effetti un terzo centro di prima accoglienza dopo quelli già aperti a Monza e a Limbiate. L'amministrazione comunale, per cercare di fare chiarezza e per spiegare come si è arrivati a questa situazione, ha diffuso un comunicato stampa:


Arrivo dei profughi in Provincia di Monza e Brianza: dopo gli hub di Monza e Limbiate, il terzo centro temporaneo di prima accoglienza e smistamento dei profughi è stato attrezzato ad Agrate Brianza, nell’area di proprietà della Provincia di Monza e Brianza situata in viale delle Industrie (strada provinciale SP 121), dove sorgono anche una Casa cantoniera e un magazzino, quest’ultimo sinora in gestione alla Croce rossa italiana.

La decisione, vincolante per il Comune, è stata comunicata all’Amministrazione comunale martedì scorso, 14 luglio, dal Prefetto di Monza e Brianza, Giovanna Vilasi, nel corso di un incontro convocato ad hoc. Secondo l’informativa resa dalla stessa Prefettura, questo hub potrà ospitare dalle 40 alle 50 persone, non donne o minori ma solo uomini adulti. I controlli di profilassi sanitaria saranno eseguiti e ultimati prima dell’arrivo nel territorio di Agrate Brianza e dell’ingresso nell’hub.

La permanenza dei profughi sarà di qualche settimana, tempo necessario alla formalizzazione della domanda di asilo, in attesa di essere poi trasferiti presso strutture di seconda accoglienza. A motivare l’individuazione di questo terzo centro temporaneo di prima accoglienza nel monzese è il flusso crescente di nuovi arrivi di profughi in Provincia di Monza e Brianza, diretta conseguenza della ripartizione sul territorio nazionale necessaria per fronteggiare gli imponenti e incessanti sbarchi di migranti sulle coste italiane.

Il centro è già da oggi considerato operativo, ed è affidato in gestione al Consorzio Comunità Brianza, soggetto capofila delle 23 associazioni che si occupano di tutti i servizi d’accoglienza e delle attività connesse per i migranti richiedenti protezione internazionale.

“Ieri, mercoledì 15 luglio, abbiamo fatto un primo incontro con il presidente del Consorzio Comunità Brianza, dal quale abbiamo ricevuto piena garanzia circa l’attivazione di ogni presidio atto a tutelare il funzionamento e il controllo, 24 ore su 24, della struttura, attraverso personale adeguato per quantità e per competenze, e circa la capacità di gestire ogni altra eventuale necessità che si dovesse manifestare a riguardo. Il prefetto ci ha rassicurato in tale senso e, in ogni caso, nelle strutture già deputate a fungere da hub di prima accoglienza non si sono verificati né ricadute problematiche per il territorio né disordini”, spiega il Vicesindaco Simone Sironi.

Nell’area sono presenti cinque tende, montate proprio per ospitare i profughi, una ex casa cantoniera e un magazzino: questi due edifici sono stati sgomberati e attrezzati per ospitare refettori e locali per attività integrative. Sono inoltre stati sistemati prefabbricati con servizi igienici. I costi di gestione (vitto e alloggio, attività di mediazione culturale e di integrazione, assistenza per l´orientamento legale e amministrativo, la copertura dei costi per la sistemazione dei locali) sostenuti dal Consorzio sono totalmente a carico dello Stato.

“In un’ottica di collaborazione e di accoglienza, l’Amministrazione comunale si è resa disponibile a un ulteriore confronto con il Consorzio Comunità Brianza per valutare l’opportunità di coinvolgere eventualmente le associazioni locali per attività che possano in qualche modo contribuire a inquadrare la permanenza di questi migranti in una cornice di reciproco dialogo e di integrazione costruttiva – dichiara Carmen Collia, Assessore ai Servizi sociali - Essendo inoltre il Comune di Agrate Brianza tra gli Enti locali firmatari del protocollo d’intesa con la Prefettura di Monza e Brianza, siglato lo scorso 1 luglio, per l’impiego in attività di utilità sociale di soggetti richiedenti protezione internazionale, vi sarà la possibilità di chiedere loro di svolgere servizi a favore della collettività. Si tratta di un’opportunità per questi migranti e non di un obbligo. Il Comune di Agrate ha siglato questo protocollo d’intesa prima di conoscere la decisione della Prefettura relativa a questo terzo hub, e tale protocollo si riferisce infatti alla possibilità di impiego in attività di utilità sociale per tutti i richiedenti asilo trasferiti sul territorio provinciale, pertanto sia per coloro che già si trovavano qui sia per coloro che sarebbero potuti arrivare in futuro”.