Bordonali, blitz alla tendopoli: "124 persone, non provengono da zone di guerra"
AGRATE BRIANZA - Lunedì, nell'ex casa cantoniera di via delle Industrie, si è presentata a sorpresa Simona Bordonali, assessore regionale con delega alla Sicurezza e Protezione civile. All'uscita ha dichiarato di aver trovato 124 persone invece delle 40 previste. E non ha risparmiato critiche alla Provincia.
Un blitz inatteso in via delle Industrie: lunedì 3, nella sede della Provincia di Monza e Brianza destinata all'accoglienza dei profughi, si è presentata Simona Bordonali, assessore regionale con delega alla Sicurezza e Protezione civile. E, con ogni probabilità, se n'è andata via anche piuttosto allibita: là dove pensava di trovare tra le 40 e le 50 persone richiedenti protezione internazionale, ce n'erano 124.
"Un viavai continuo - afferma l'assessore Bordonali -, 124 persone che vagano senza sosta. Questa è la dimostrazione plastica che allestire una tendopoli significa non voler trovare una soluzione. Il 50 per cento di queste persone non richiede protezione internazionale e se ne va. Questo significa che i dati del Ministero sono falsi. Ho trovato ragazzi ventenni che arrivano da Bangladesh, Senegal e Gambia: Stati che non sono in guerra. Non ci sono donne, anziani, né bambini. Significa che, tra coloro che sono ospitati qua, nessuno scappa dalla guerra".
Ad Agrate sono state allestite 15 tende, nessuna della Colonna mobile regionale della Protezione civile. "La Provincia di Monza e Brianza - ha aggiunto l'assessore - ha dato disponibilità sulla struttura, dimostrando ancora una volta di avere più a cuore l'accoglienza dei clandestini che non i problemi di disoccupati ed esodati brianzoli".
"Si tratta di una situazione generalizzata in tutta la Lombardia - ha concluso Bordonali -: il Ministero scarica sui territori la propria incapacità, con conseguenze devastanti sulla sicurezza. Voglio ricordare che la Lombardia è la seconda regione italiana per numero di richiedenti asilo. Qui, spazi non ce ne sono proprio più".
Ad Agrate sono state allestite 15 tende, nessuna della Colonna mobile regionale della Protezione civile. "La Provincia di Monza e Brianza - ha aggiunto l'assessore - ha dato disponibilità sulla struttura, dimostrando ancora una volta di avere più a cuore l'accoglienza dei clandestini che non i problemi di disoccupati ed esodati brianzoli".
"Si tratta di una situazione generalizzata in tutta la Lombardia - ha concluso Bordonali -: il Ministero scarica sui territori la propria incapacità, con conseguenze devastanti sulla sicurezza. Voglio ricordare che la Lombardia è la seconda regione italiana per numero di richiedenti asilo. Qui, spazi non ce ne sono proprio più".
uncittadino :
Fantastica la Bordonali. Ma dove l'ha trovata il Maroni quest'assessore ? Nelle patatine ? Ma lo sa l'"assessore" che le richieste che i rifugiati fanno sono per "asilo politico" e che fattori di persecuzione politica possono esserci anche in paesi dove la guerra non c'è ? Ah già, ma lei è "padana" e tutto va bene pur di sparare mistificazioni sulla vicenda profughi. Questo ostruzionismo del maroni e dalla bordonali è veramente da DISGUSTO. | mercoledì 05 agosto 2015 12:00 Rispondi