Profughi, il sindaco scrive a Prefetto e Provincia: "Ci era stato detto massimo 50 persone"
AGRATE BRIANZA - I numeri denunciati da Simona Bordonali, assessore regionale alla Sicurezza, sono confermati dal sindaco Ezio Colombo: anche lui ha rilevato la presenza di 121 persone nell'ex casa cantoniera. E ha scritto al Prefetto e alla Provincia per chiedere il rispetto degli accordi.
La visita in città di Simona Bordonali, assessore regionale alla Sicurezza, che ha voluto verificare con mano com'è gestita l'emergenza profughi nell'ex casa cantoniera di via delle Industrie, probabilmente ha spiazzato anche il sindaco Ezio Colombo.
Non tanto per l'iniziativa di un assessore regionale che si muove di persona per farsi un'idea della situazione, quanto per i numeri emersi: non tra le 40 e 50 persone, così com'era stato annunciato inizialmente, bensì 124. Numeri che poi il primo cittadino ha voluto verificare di persona, riscontrando la presenza di 121 persone: entità che di fatto conferma i numeri evidenziati da Regione Lombardia.
Per questo motivo Colombo ha deciso di prendere carta e penna per scrivere una lettera, con il medesimo testo, al Prefetto e al Presidente della Provincia di Monza e Brianza:
"Le scrivo perché sono venuto a conoscenza del fatto che, presso il campo in oggetto, sono ospitate 121 persone, contrariamente a quanto ci era stato assicurato, cioè di un numero massimo di 50 persone. Comprendiamo bene le ragioni di urgenza ed emergenza che hanno probabilmente determinato questa situazione, ma allo stesso tempo riteniamo che sia necessario operare in tempi strettissimi per il rispetto di quanto ci era stato poco tempo fa chiaramente prospettato. In attesa di Sue conseguenti determinazioni, Le porgo cordiali saluti".
Resta da verificare, naturalmente, l'efficacia di questa lettera: perché spostare le 70 persone in esubero, per mantenerle all'interno del territorio provinciale in base alle logiche di spartizione decise dal Governo, non sarà un gioco da ragazzi.
Non tanto per l'iniziativa di un assessore regionale che si muove di persona per farsi un'idea della situazione, quanto per i numeri emersi: non tra le 40 e 50 persone, così com'era stato annunciato inizialmente, bensì 124. Numeri che poi il primo cittadino ha voluto verificare di persona, riscontrando la presenza di 121 persone: entità che di fatto conferma i numeri evidenziati da Regione Lombardia.
Per questo motivo Colombo ha deciso di prendere carta e penna per scrivere una lettera, con il medesimo testo, al Prefetto e al Presidente della Provincia di Monza e Brianza:
"Le scrivo perché sono venuto a conoscenza del fatto che, presso il campo in oggetto, sono ospitate 121 persone, contrariamente a quanto ci era stato assicurato, cioè di un numero massimo di 50 persone. Comprendiamo bene le ragioni di urgenza ed emergenza che hanno probabilmente determinato questa situazione, ma allo stesso tempo riteniamo che sia necessario operare in tempi strettissimi per il rispetto di quanto ci era stato poco tempo fa chiaramente prospettato. In attesa di Sue conseguenti determinazioni, Le porgo cordiali saluti".
Resta da verificare, naturalmente, l'efficacia di questa lettera: perché spostare le 70 persone in esubero, per mantenerle all'interno del territorio provinciale in base alle logiche di spartizione decise dal Governo, non sarà un gioco da ragazzi.