Lo hanno cercato per sei interminabili ore in lungo e in largo, utilizzando elicotteri, cani e sommozzatori: un uomo di 50 anni, residente ad Agrate Brianza, sparito da Chivasso è stato rintracciato dopo sei ore nella sua abitazione di Leinì nel canavese. Avrà molte cose da chiarire con i Carabinieri.

L'allarme è scattato ieri mattina quando la sua automobile, una Ford Kuga, è stata notata dai Carabinieri della Compagnia di Chivasso nei pressi delle sponde del torrente Orco. A destare preoccupazione nei militari il fatto che sul sedile sono stati trovati indumenti da uomo, due telefoni cellulari, tracce di droga, farmaci antidepressivi, perfino il portafogli con i documenti e le carte di credito.

Subito si è pensato al peggio. Al suicidio o, magari, qualche regolamento di conti viste le tracce di droga. I militari hanno fatto quindi intervenire la Protezione civile, i Vigili del fuoco (arrivati da Chivasso, Montanaro e Torino). Un grande spiegamento di forze che ha coinvolto anche l'utilizzo degli elicotteri e dell'unità cinofila, in attesa dell'arrivo dei sommozzatori da Milano per controllare se il corpo del brianzolo poteva essere finito nel torrente.

Soltanto nel pomeriggio, quando ormai i soccorritori si interrogavano sulla sorte dell'uomo dopo aver passato al setaccio tutta la zona, i Carabinieri sono riusciti a scoprire che il brianzolo era proprietario di un appartamento a Leinì. Andati sul posto, l'hanno trovato fortunatamente sano e salvo.

Ora, però, dovrà fornire qualche spiegazione ai Carabinieri sulla sua scomparsa e su quanto è stato trovato nella sua vettura.