Condannato, se la prende con la mamma della ex e le chiede 25 mila euro: arrestato
AGRATE BRIANZA - Lunedì i Carabinieri della Compagnia di Vimercate hanno bussato alla porta di casa di un trentenne per portarlo in carcere: condannato nel 2010 per spaccio di droga, era stato affidato in prova ai Servizi sociali ma ha cercato di estorcere 25 mila euro ciascuno alla ex suocera e a un cliente che avevano testimoniato al processo.
Da un anno e mezzo era stato affidato in prova ai Servizi sociali dopo una condanna a cinque anni per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Ma in cuor suo era convinto che la colpa fosse della ex suocera e di un ex cliente: un trentenne residente in città, dopo aver tentato di estorcere 25 mila euro ciascuno quale "risarcimento", è stato arrestato dai Carabinieri della Compagnia di Vimercate. Ora è finito nuovamente in carcere.
I militari sono andati a prenderlo lunedì dopo l'attività di indagine iniziata con la denuncia della donna e dell'ex cliente, che avevano ricevuto messaggi anonimi. Entrambi uniti da una caratteristica: erano stati sentiti come testimoni al processo che, nel 2010, aveva portato alla condanna del pusher. E, a entrambi, nel corso dei messaggi anonimi, veniva chiesto il versamento di 25 mila euro.
I Carabinieri hanno impiegato poco per risalire al mittente di quelle richieste. E, dopo aver sentito l'autorità giudiziaria, lunedì sono andati all'abitazione dell'uomo per dare esecuzione al nuovo provvedimento del Tribunale, che ha stabilito di riportarlo dietro le sbarre.
I militari sono andati a prenderlo lunedì dopo l'attività di indagine iniziata con la denuncia della donna e dell'ex cliente, che avevano ricevuto messaggi anonimi. Entrambi uniti da una caratteristica: erano stati sentiti come testimoni al processo che, nel 2010, aveva portato alla condanna del pusher. E, a entrambi, nel corso dei messaggi anonimi, veniva chiesto il versamento di 25 mila euro.
I Carabinieri hanno impiegato poco per risalire al mittente di quelle richieste. E, dopo aver sentito l'autorità giudiziaria, lunedì sono andati all'abitazione dell'uomo per dare esecuzione al nuovo provvedimento del Tribunale, che ha stabilito di riportarlo dietro le sbarre.