Le accuse a vario titolo sono quelle di associazione a delinquere finalizzata alla corruzione e al riciclaggio, attuata nel campo della sperimentazione sanitaria e nella divulgazione scientifica per favorire le attività commerciali di imprese farmaceutiche nazionali ed estere, attraverso l'abuso d'ufficio, il peculato, la truffa aggravata e il trasferimento fraudolento di valori.

Al termine dell'indagine (denominata "Pasimasi" dal nome di uno yacht intestato a una delle due società finite sotto sequestro), iniziate nel 2015 e condotte dalla Procura della città emiliana, avuta in mano l'ordinanza del Gip, ieri è scattata l'operazione che ha visto impegnati fin dalle prime ore della mattinata 200 militari del Comando per la Tutela della Salute e i Comandi provinciali dell'Arma: coinvolte, oltre all'Emilia Romagna, anche la Lombardia, il Piemonte, il Veneto, la Toscana, il Lazio e l'Umbria.

Oltre alle ordinanze di custodia cautelare l'operazione ha portato anche a 57 perquisizioni nelle abitazioni e nelle sedi delle aziende coinvolte nell'indagine.

Nella nostra zona, resta da capire con quale ruolo e quale responsabilità, coinvolte - come da elenco diffuso dai Nas - la Teleflex Medical Srl con sede legale a Varedo e la St. Jude Medical Italia Spa con sede ad Agrate Brianza.