"Il vizio dell'arte": risate al teatro Duse sul mondo del palcoscenico

AGRATE BRIANZA - Un appuntamento divertente per la stagione di prosa del cineteatro Duse: questa sera, sul palco di via Marco d'Agrate, va in scena "Il vizio dell'arte", commedia che ha ottenuto uno strepitoso successo in Inghilterra. Il sipario si apre alle 21, biglietti a 15 euro.

Un nuovo appuntamento con la stagione di prosa: nella serata di oggi, venerdì 12 febbraio, con inizio alle 21, al cineteatro Duse va in scena "Il vizio dell'arte" con la regia di Ferdinando Bruni.

Elio De Capitani e Ferdinando Bruni non potevamo che condividere l’entusiasmo con cui la stampa inglese ha accolto questo testo che, con il suo intimo intreccio tra vita e arte, è stato scelto per inaugurare la stagione 2014/2015 all'Elfo Puccini. Dopo la lunga e felice esperienza di The History Boys, i registi dell'Elfo proseguono la loro esplorazione del teatro di Alan Bennett proponendo commedie inedite in Italia.
 
Il vizio dell'arte è un esilarante gioco di "teatro nel teatro". Assistiamo alla prova di una nuova produzione del National Theatre, intitolata Il giorno di Calibano: cuore del play è l’incontro tra Wystan Hugh Auden e Benjamin Britten, che si rivedono, ormai anziani, dopo vent'anni di lontananza. Per Bruni e De Capitani due splendidi ruoli con cui confrontarsi: il primo, che firma anche traduzione e regia con Francesco Frongia, interpreta la parte del poeta inglese e il secondo quella del compositore. 

L'ironia di Bennett non emerge solo nel confronto serrato tra i due protagonisti, che si sdoppiano nei ruoli degli attori e dei loro celebri personaggi. Intorno si agitano gli altri interpreti, l'autore, il direttore di scena e i tecnici, tutti alle prese con le idiosincrasie, le insicurezze e i vizi di ogni compagnia teatrale che si rispetti, descritte con l'acutezza e la cattiveria di che le ha vissute dall'interno.

Il costo del biglietto è di 15 euro. Riduzioni (10 euro) per under 25, over 60, gruppi di almeno 10 persone; ingresso a 6 euro per gli under 18.