Sequestrata, stuprata per ore e rapinata: due dei cinque ragazzi sono stati arresttati
AGRATE BRIANZA - Il 10 novembre una ragazzo romena di 21 anni era stata sequestrata da tre ragazzi che l'avevano condotta a forza in un appartamento dove, insieme ad altri due amici, avevano abusato di lei per ore. Due dei cinque componenti del gruppo sabato sono stati arrestati dopo le indagini svolte dalla Polizia.
Nel mese di novembre avevano sequestrato una ragazza romena sulla strada tra Agrate Brianza e Concorezzo. L'avevano poi violentata per tre ore tra le mura di casa. Nei giorni scorsi due dei cinque autori dello stupro sono stati arrestati dagli agenti del Commissariato di Monza.
Si tratta di un senegalese di 25 anni e di un ecuadoregno di 26, entrambi incensurati e residenti ad Agrate. Secondo il racconto fornito dalla ventunenne i due, insieme a un amico, l'avevano caricata a forza sull'auto dopo che lei si era rifiutata di appartarsi con loro. Era stata poi portata in un appartamento dove erano presenti altri due ragazzi.
Tutti a turno pare abbiano abusato di lei, anche filmando o fotografando la scena. Uno stupro di gruppo durato almeno tre ore finché la ragazza, perfino rapinata per ottenere i suoi soldi e il cellulare, era stata riportata là dove l'avevano notata.
Era riuscita a rivolgersi alla Polizia, che l'aveva portata alla clinica Mangiagalli. Lì avevano confermato i segni della violenza. Grazie al racconto della ragazza e ad alcuni numeri della targa dell'auto che era in grado di ricordare, sono partite le indagini. Lavoro lungo e difficile, portato a conclusione grazie all'abilità degli inquirenti e a un errore di uno dei due arrestati, che ha utilizzato il cellulare della ragazza pur sostituendo la Sim Card.
Il Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Monza ha firmato l'ordinanza di custodia cautelare in carcere: sabato i due sono finiti in manette. Restano ancora da identificare gli altri tre ragazzi e da localizzare l'appartamento dov'è avvenuto lo stupro.
Si tratta di un senegalese di 25 anni e di un ecuadoregno di 26, entrambi incensurati e residenti ad Agrate. Secondo il racconto fornito dalla ventunenne i due, insieme a un amico, l'avevano caricata a forza sull'auto dopo che lei si era rifiutata di appartarsi con loro. Era stata poi portata in un appartamento dove erano presenti altri due ragazzi.
Tutti a turno pare abbiano abusato di lei, anche filmando o fotografando la scena. Uno stupro di gruppo durato almeno tre ore finché la ragazza, perfino rapinata per ottenere i suoi soldi e il cellulare, era stata riportata là dove l'avevano notata.
Era riuscita a rivolgersi alla Polizia, che l'aveva portata alla clinica Mangiagalli. Lì avevano confermato i segni della violenza. Grazie al racconto della ragazza e ad alcuni numeri della targa dell'auto che era in grado di ricordare, sono partite le indagini. Lavoro lungo e difficile, portato a conclusione grazie all'abilità degli inquirenti e a un errore di uno dei due arrestati, che ha utilizzato il cellulare della ragazza pur sostituendo la Sim Card.
Il Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Monza ha firmato l'ordinanza di custodia cautelare in carcere: sabato i due sono finiti in manette. Restano ancora da identificare gli altri tre ragazzi e da localizzare l'appartamento dov'è avvenuto lo stupro.