Merlo cade dal nido, gli anziani lo mettono in gabbia: interviene l'Enpa
BERNAREGGIO - I volontari del Nucleo Antimaltrattamento dell'Enpa, dopo aver ricevuto una segnalazione, si sono presentati a casa di una coppia di anziani. Questi, credendo di fare del bene, avevano chiuso in gabbia un merlo caduto dal nido
Hanno trovato un merlo in cortile e, pensando che da solo potesse andare incontro a morte certa, lo hanno rinchiuso in una gabbia. Due anziani di Bernareggio, marito e moglie, sabato hanno ricevuto la visita del Nucleo Antimaltrattamento dell'Enpa (Ente nazionale protezione animali) che ha provveduto a liberare il volatile.
A portare i volontari in città è stata una segnalazione di un privato cittadino, che ha fatto presente la condizione del merlo in gabbia. Gli anziani, quando si sono trovati di fronte il personale dell'Enpa, hanno chiarito la situazione: il loro, infatti, era un tentativo di aiutare l'animale caduto dal nido.
Sono stati informati che per legge (art. 21 della legge in materia di caccia 157/1992) è vietato prendere e detenere uova, nidi e piccoli nati di mammiferi e uccelli appartenenti alla fauna selvatica, e che senza una corretta gestione il piccolo appena liberato non sarebbe stato in grado di sopravvivere. Lo hanno pertanto ceduto ben volentieri alle cure dei volontari.
L'Enpa ricorda che chiunque ritrovi animali di fauna selvatica in difficoltà deve avvisare immediatamente la Polizia locale, la Polizia provinciale o il Corpo Forestale dello Stato affinché gli esemplari possano essere successivamente portati ai centri di recupero preposti dove possono ricevere tutte le cure del caso.
A portare i volontari in città è stata una segnalazione di un privato cittadino, che ha fatto presente la condizione del merlo in gabbia. Gli anziani, quando si sono trovati di fronte il personale dell'Enpa, hanno chiarito la situazione: il loro, infatti, era un tentativo di aiutare l'animale caduto dal nido.
Sono stati informati che per legge (art. 21 della legge in materia di caccia 157/1992) è vietato prendere e detenere uova, nidi e piccoli nati di mammiferi e uccelli appartenenti alla fauna selvatica, e che senza una corretta gestione il piccolo appena liberato non sarebbe stato in grado di sopravvivere. Lo hanno pertanto ceduto ben volentieri alle cure dei volontari.
L'Enpa ricorda che chiunque ritrovi animali di fauna selvatica in difficoltà deve avvisare immediatamente la Polizia locale, la Polizia provinciale o il Corpo Forestale dello Stato affinché gli esemplari possano essere successivamente portati ai centri di recupero preposti dove possono ricevere tutte le cure del caso.
Naturalmente tali animali possono essere portati anche all'Enpa di Monza Brianza (al parco canile-gattile di Monza in Via San Damiano 21) e alle altre associazioni protezionistiche dove verrà dato il primo supporto, grazie alla collaborazione di alcuni volontari formati appositamente e con grande competenza nel settore.