Quel burlone di don Luca: per un giorno conosciuto in tutto il mondo
BERNAREGGIO - Ne avrebbe fatto volentieri a meno. Don Luca Raimondi, parroco delle comunità di Bernareggio, Aicurzio e Sulbiate, è stato però immortalato da un fotografo mentre era all'altare con gli altri sacerdoti ben prima della Messa del Papa... ma molti si sono chiesti se era un intruso
Nel giorno di Papa Francesco, anche lui ha avuto una visibilità planetaria. Finito sui giornali cartacei e soprattutto sulle testate online in tutto il mondo. Ci riferiamo a don Luca Raimondi, parroco delle comunità di Bernareggio, Aicurzio e Sulbiate, grazie a quel berrettino colorato che non l'ha fatto passare inosservato e, soprattutto, a quelle corna fatte dall'altare allestito nel Parco di Monza.
Una fotografia scattata da Giuseppe Cacace (agenzia Afp Photo), subito arrivata nelle redazioni dei giornali. Peccato che nessuno conoscesse esattamente in quale contesto fosse stata scattata. Tant'è che perfino "Repubblica" si è chiesta se si trattava di un prete o di un infiltrato, autore di un gesto "non proprio in linea con il momento che si stava vivendo".
In realtà non si trattava proprio di un momento religioso. Era ancora il momento di festa con animazione per la folla arrivata al Parco, con lo stesso don Luca impegnato in un dialogo a distanza con una donna. Il Papa era ancora a Milano e i sacerdoti dovevano ancora prepararsi per la funzione.
Per lui, insomma, un'esposizione mediatica a cui avrebbe rinunciato volentieri. Nelle comunità che guida, ma anche in quella di Desio dov'è stato il sacerdote capace di riempire l'oratorio e di trascinare i giovani, tutti si sono fatti una risata. E' un gran giocherellone ma, di certo, tutt'altro che irriverente. Anzi, se c'è da pensare alla figura del sacerdote, a quello che ci mette le faccia e le buone azioni ancora prima di predicare, ecco... quello è proprio il ritratto di don Luca Raimondi.
G.Gal.
Una fotografia scattata da Giuseppe Cacace (agenzia Afp Photo), subito arrivata nelle redazioni dei giornali. Peccato che nessuno conoscesse esattamente in quale contesto fosse stata scattata. Tant'è che perfino "Repubblica" si è chiesta se si trattava di un prete o di un infiltrato, autore di un gesto "non proprio in linea con il momento che si stava vivendo".
In realtà non si trattava proprio di un momento religioso. Era ancora il momento di festa con animazione per la folla arrivata al Parco, con lo stesso don Luca impegnato in un dialogo a distanza con una donna. Il Papa era ancora a Milano e i sacerdoti dovevano ancora prepararsi per la funzione.
Per lui, insomma, un'esposizione mediatica a cui avrebbe rinunciato volentieri. Nelle comunità che guida, ma anche in quella di Desio dov'è stato il sacerdote capace di riempire l'oratorio e di trascinare i giovani, tutti si sono fatti una risata. E' un gran giocherellone ma, di certo, tutt'altro che irriverente. Anzi, se c'è da pensare alla figura del sacerdote, a quello che ci mette le faccia e le buone azioni ancora prima di predicare, ecco... quello è proprio il ritratto di don Luca Raimondi.
G.Gal.
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