Biassono Civica contro la maggioranza: "Arriva la colata di cemento, hanno la faccia come il Masterplan"
BIASSONO - I consiglieri comunali di Biassono Civica chiedono all'amministrazione comunale di fare un passo indietro. Ovvero ritirare il Masterplan relativo all'At1, l'intervento che determinerebbe una colata di cemento dalla via Misericordia fino alla rotonda dopo il cimitero
"La domanda sorge spontanea: a chi giova tutto ciò?" E' l'interrogativo che si pongono gli esponenti di Biassono Civica che hanno presentato una mozione per chiedere il ritiro del Master Plan dell’ambito di trasformazione AT1. Per gli addetti ai lavori quella sigla indica molto: è quell'ambito di trasformazione contenuto nel Piano di governo del territorio approvato nel 2012, quando Piero Malegori era sindaco della città e Luciano Casiraghi sedeva al suo fianco.
"Un Pgt - spiegano da Biassono Civica - che prevedeva tra l’altro, la possibilità di cementificare un milione di metri cubi al confine ovest; ovvero occupare con capannoni industriali la fascia che va dalla via Misericordia fino alla rotonda dopo il cimitero di Biassono".
I consiglieri della lista civica, però, sono rimasti davvero perplessi leggendo il Corriere della Sera: "Il sindaco borgomastro dichiara di avere ereditato il progetto dalla precedente amministrazione, come se lui fosse stato sulla luna sino adesso. E nell'articolo aggiunge che l'intenzione della Giunta non è di fare cassa, ma di sfruttare una buona opportunità per il territorio. L’area verde in questione non è di proprietà pubblica, ma privata e il Pgt prevede una destinazione produttiva. Il ricorso presentato al Tar - stando a quanto dichiarato dal sindaco - è senza fondamento. Non sapevamo che Casiraghi avesse indossato la toga del giudice del tribunale regionale ed emesso la sentenza; ma tant’è, lui è fatto cosi, ha deciso e sentenziato, la giustizia fai da te".
"Un Pgt - spiegano da Biassono Civica - che prevedeva tra l’altro, la possibilità di cementificare un milione di metri cubi al confine ovest; ovvero occupare con capannoni industriali la fascia che va dalla via Misericordia fino alla rotonda dopo il cimitero di Biassono".
I consiglieri della lista civica, però, sono rimasti davvero perplessi leggendo il Corriere della Sera: "Il sindaco borgomastro dichiara di avere ereditato il progetto dalla precedente amministrazione, come se lui fosse stato sulla luna sino adesso. E nell'articolo aggiunge che l'intenzione della Giunta non è di fare cassa, ma di sfruttare una buona opportunità per il territorio. L’area verde in questione non è di proprietà pubblica, ma privata e il Pgt prevede una destinazione produttiva. Il ricorso presentato al Tar - stando a quanto dichiarato dal sindaco - è senza fondamento. Non sapevamo che Casiraghi avesse indossato la toga del giudice del tribunale regionale ed emesso la sentenza; ma tant’è, lui è fatto cosi, ha deciso e sentenziato, la giustizia fai da te".
I consiglieri di Biassono Civica ne hanno anche per Mauro Rossi: "L’architetto leghista dell’ultima ora che oggi presiede il Consiglio comunale, al momento dell’approvazione del Pgt sedeva tra i banchi dei Cristiani Democratici Liberali, e domandava alla Giunta di allora, come mai ci fosse l’esigenza di edificare nuovi capannoni quando lui stesso dichiarava che all’epoca erano in vendita o in affitto diverse migliaia di metri quadrati di capannoni liberi in Biassono nelle adiacenze della zona AT1. Per questo motivo sia Rossi che Giordano Colombo sono usciti dall’aula non trovando il coraggio di votare un vergognoso Pgt. E’ vero che sono passati 5 anni ma la crisi economica che c’era allora non è migliorata e non c’è nessun dato che faccia sperare in un imminente boom economico tale da richiedere milioni di metri cubi di nuove costruzioni produttive".
"Questa Giunta - conclude la lista civica - vuole approvare il Master Plan per dare il via ai lavori in barba al buon senso, alla logica e con un ricorso pendente al Tar della Lombardia, in controtendenza a tutte le raccomandazioni che arrivano da Regione e Provincia, che indicano come motivo guida dei PGT il consumo zero di territorio".
"Questa Giunta - conclude la lista civica - vuole approvare il Master Plan per dare il via ai lavori in barba al buon senso, alla logica e con un ricorso pendente al Tar della Lombardia, in controtendenza a tutte le raccomandazioni che arrivano da Regione e Provincia, che indicano come motivo guida dei PGT il consumo zero di territorio".
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