Corbetta meglio di Babbo Natale: rinuncia a 136 mila euro per darli alle piccole e medie imprese

BOVISIO MASCIAGO - Poteva avere 136 mila euro in più sul conto corrente. Senza rubare e senza rischi: Gianmarco Corbetta, consigliere regionale del Movimento 5 Stelle, rinunciando a parte dell'indennità di carica, ha messo questo importo a disposizione delle piccole e medie imprese

Mettere i soldi a disposizione delle piccole e medie imprese, quando si è amministratori pubblici, non riesce a tutti. Gianmarco Corbetta, il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle, residente a Bovisio Masciago, ha risolto il problema a modo suo: poche chiacchiere, tanta concretezza, ha messo mano al portafogli e ha donato quasi 140 mila euro.

Non è Paperone. Lui quei soldi, a dire il vero, non li ha nemmeno visti. Quei 136.488,20 euro semplicemente ha rinunciato a incassarli per metterli a disposizione del territorio, dell'economia, delle imprese. Alla fin fine, di tutte le famiglie.

A tanto ammonta, infatti, il contributo personale che ha voluto dare rinunciando a parte dell'indennità di carica, così come aveva annunciato durante la sua campagna elettorale.

Lui lo commenta in semplicità. Non teme la reazione della moglie (chissà quante borse e quante paia di scarpe in meno....), anzi è fiero del suo gesto che tutti considereremmo straordinario e che lui, probabilmente, giudica soltanto coerente: "Avevo promesso ai cittadini che mi sarei ridotto lo stipendio e così è stato".

Oltre a non "ingrassare" il suo conto corrente, Corbetta garantisce anche piena trasparenza sulle spese sostenute durante il mandato: "Dall'inizio della legislatura rendiconto le mie spese e restituisco parte del mio stipendio dedicandolo al sostegno alle piccole e medie imprese.
Il patto con i cittadini è stato rispettato. E’ un segnale di correttezza, onestà e trasparenza ed un esempio reale di come sia possibile ridurre i costi della politica".

Alla base di questo gesto, un pensiero che caratterizza il suo modo di agire: "L’attività politica - conclude - non può assolutamente essere un lavoro per arricchirsi, ma deve tornare a essere un servizio ai cittadini".

G.Gal.


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