"L'erba voglio era nell'orto": Francesco Magni racconta la disagiografia di un cantautore
BRIOSCO - Questa sera, al Mulino Peregallo, un appuntamento imperdibile. Quello con Francesco Magni, grande cantautore, diventato famoso a partire dalla seconda metà degli anni '70 prima di approdare al Festival di Sanremo con "Voglio l'erba voglio"
C'è chi scrive una biografia. Un cantante avrebbe una discografia. Ma lui è un artista a tutto campo ed entrambi i termini gli andrebbero un po' stretti: Francesco Magni nella serata di oggi, giovedì 23 con inizio alle 21, al Mulino Peregallo di Briosco (in via dei Mulini), Francesco Magni presenta la sua "disagiografia".
Si tratta di un libro realizzato insieme a Brianze e a Bellavite editore, che fa riscoprire uno dei più grandi cantautori brianzoli. Ve lo ricordate? Era il Van de Sfroos degli anni '70, canzoni cantate in dialetto per raccontare i suoi sentimenti e la sua terra. Tanto da essere notato da Nanni Svampa e approdare, nel 1980, al Festival di Sanremo con il suo disco più conosciuto: "Voglio l'erba voglio", che gli era valso il premio della critica.
Conosce poi per caso Moni Ovadia: tra i due nasce una collaborazione di livello prima di dedicarsi a un lungo viaggio, anche interiore, che lo porterà ad avvicinarsi alla musica indiana. Non abbandonerà mai la sua prima passione, la musica dialettale, che nel 1990 lo fa apprezzare ancora una volta dai critici e gli consente di vincere a Torino il Premio Chico Mendes per la canzone ecologica con "Lambrada". Alternerà collaborazioni, per esempio con i Matia Bazar, ad album suoi. Per cantare la sua Brianza e per la soddisfazione di un pubblico di intenditori.