Saporinmente: l'arte delle icone tradotta in cucina
CARATE BRIANZA - Icone russe appese in sala, ma anche "tradotte" nei piatti dai giovani chef di Saporinmente, il ristorante didattico dell'Isituto Alberghiero Don Gnocchi. Davvero superato il difficile esame di venerdì sera da parte degli alunni di quinta superiore
Sapete descrivere un dipinto, più in generale un'immagine, senza alcuna difficoltà? A "Saporinmente", il ristorante didattico dell'Istituto Alberghiero Don Gnocchi di Carate Brianza, sono andati anche oltre: nella serata di venerdì hanno provato a "tradurre" in un piatto le icone della tradizione russa esposte in sala, presentate dalla ricercatrice Giovanna Parravicini di Russia Cristiana.
Un banco di prova decisamente impegnativo per gli alunni quinta superiore, i prossimi chef o direttori di sala che troveremo nei ristoranti, ma superato egregiamente. Davanti al rettore Luca Montecchi e alla preside Tiziana Villa, ma anche a un nutrito gruppo di commensali, hanno trasformato in gastronomia tutto ciò che era esposto davanti ai loro occhi.
Ed ecco dunque che, non solo a livello cromatico, ma anche nell'utilizzo di materie prime (anche povere se necessario), nella forma, nel significato di quanto è stato servito, sono stati capaci di guidare gli ospiti in un'esperienza multisensoriale davvero unica.
Un banco di prova decisamente impegnativo per gli alunni quinta superiore, i prossimi chef o direttori di sala che troveremo nei ristoranti, ma superato egregiamente. Davanti al rettore Luca Montecchi e alla preside Tiziana Villa, ma anche a un nutrito gruppo di commensali, hanno trasformato in gastronomia tutto ciò che era esposto davanti ai loro occhi.
Ed ecco dunque che, non solo a livello cromatico, ma anche nell'utilizzo di materie prime (anche povere se necessario), nella forma, nel significato di quanto è stato servito, sono stati capaci di guidare gli ospiti in un'esperienza multisensoriale davvero unica.
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