Non paghi le tasse? Tagli l'erba o pulisci la strada per sanare il tuo debito col Comune
CORREZZANA - La Giunta comunale ha deciso di introdurre in paese il cosiddetto "baratto amministrativo": ovvero offrirà ai cittadini che sono effettivamente in una situazione di disagio economico, al punto di far fatica a pagare le tasse, la possibilità di sanare il debito con una serie di servizi a favore della comunità.
Tagliare il prato, pulire le strade, fare manutenzione ordinaria del territorio, attività di assistenza durante il trasporto scolastico: è tutto ciò che può fare a Correzzana il cittadino che non paga le tasse.
Lo ha deciso la Giunta comunale per andare incontro a coloro che, non volendo essere evasori, sono comunque oggettivamente in difficoltà nel pagamento a causa della crisi economica, sia che si tratti di Tari sia in caso di figli e di servizi scolastici ed extra scolastici quali la mensa e il trasporto.
L'amministrazione comunale, che per quanto riguarda il solo servizio mensa deve recuperare 8 mila euro, ha pensato a questo strumento, il cosiddetto "baratto amministrativo". Funziona in base a scelta volontaria del contribuente, che non può esser costretto a svolgere servizi alternativi, ma può decidere di ricorrere a questo sistema per sanare il debito.
“E’ una misura pensata e attuata per ridare dignità a chi, sempre più spesso, è costretto a chiedere aiuto e si ritrova, pur non volendo, con dei debiti nei confronti dell’amministrazione – spiega il sindaco Mario Corbetta – Pensiamo prima di tutto ai disoccupati o pensionati minimi e comunque a tutti coloro che hanno un Isee (indicatore della situazione economica equivalente) inferiore al minimo reddituale, che hanno tributi comunali non pagati fino all’anno 2014: diamo loro la possibilità di mettersi in regola, senza pesare sulla comunità”.
Lo ha deciso la Giunta comunale per andare incontro a coloro che, non volendo essere evasori, sono comunque oggettivamente in difficoltà nel pagamento a causa della crisi economica, sia che si tratti di Tari sia in caso di figli e di servizi scolastici ed extra scolastici quali la mensa e il trasporto.
L'amministrazione comunale, che per quanto riguarda il solo servizio mensa deve recuperare 8 mila euro, ha pensato a questo strumento, il cosiddetto "baratto amministrativo". Funziona in base a scelta volontaria del contribuente, che non può esser costretto a svolgere servizi alternativi, ma può decidere di ricorrere a questo sistema per sanare il debito.
“E’ una misura pensata e attuata per ridare dignità a chi, sempre più spesso, è costretto a chiedere aiuto e si ritrova, pur non volendo, con dei debiti nei confronti dell’amministrazione – spiega il sindaco Mario Corbetta – Pensiamo prima di tutto ai disoccupati o pensionati minimi e comunque a tutti coloro che hanno un Isee (indicatore della situazione economica equivalente) inferiore al minimo reddituale, che hanno tributi comunali non pagati fino all’anno 2014: diamo loro la possibilità di mettersi in regola, senza pesare sulla comunità”.
“Per poter beneficiare del baratto amministrativo — sottolinea il vice sindaco Marco Beretta, che coordina il progetto e seguirà ora i lavori per la predisposizione di un regolamento ad hoc nella apposita commissione — è necessario che gli uffici accertino un effettivo stato di disagio, in questa iniziativa non ci sarà spazio per i furbi o gli evasori: anzi, nei confronti di questi abbiamo ulteriormente potenziato i controlli e sono in arrivo gli atti conseguenti”.