Corti: "La Finanza in Comune? A preoccuparsi sarà qualcuno che sta fuori"
DESIO - Il sindaco Roberto Corti indispettito dalle voci che si sono susseguite in questi giorni riguardo alla visita della Guardia di Finanza in Comune. Ribadisce che in questi sei anni ce ne sono state a decine. E che non è lui a dover temere conseguenze
La certezza di avere le mani pulite e di non aver nulla da nascondere. E' quanto sottolinea il sindaco Roberto Corti, infastidito dalle voci che in questi giorni sono state diffuse relativamente all'arrivo dei militari della Guardia di Finanza in Comune.
"Se devo essere sincero - commenta Corti - in questi anni Finanza e Carabinieri sono venuti in municipio decine di volte. Il fatto non mi meraviglia, visti gli arresti e le inchieste che si sono susseguite e che, a vario titolo, hanno coinvolto persone legate al municipio. Di certo, però, non vado a raccontare in giro cosa ci hanno chiesto. Quando la Procura manda gli uomini in divisa ad acquisire atti, sta svolgendo indagini. Non sta a noi amministratori pubblici rivelarne i contenuti".
Il primo cittadino evidenzia che la riservatezza su queste visite è tale che, spesso, nemmeno lui viene a sapere che la Finanza o i Carabinieri si sono recati in qualche ufficio. "Di conseguenza - aggiunge il sindaco - chi in questi giorni racconta quanto crede che sia avvenuto, lo fa a sproposito. Non vedo come possa esserne informato. A meno che, ma questo non è eventualmente un problema mio, esistano delle "talpe" in Procura".
Corti, poi, sulla questione non rinuncia a una stoccata nei confronti dei suoi oppositori politici: "Noi andiamo avanti per la nostra strada, pensando all'interesse collettivo. Non so se tutti sono mossi dallo stesso spirito che abbiamo noi. Una cosa è certa: le visite della Finanza e dei Carabinieri non mi impediscono di dormire sonni tranquilli. A preoccuparsi credo che debbano essere le persone che oggi non sono al governo della città".
G.Gal.
"Se devo essere sincero - commenta Corti - in questi anni Finanza e Carabinieri sono venuti in municipio decine di volte. Il fatto non mi meraviglia, visti gli arresti e le inchieste che si sono susseguite e che, a vario titolo, hanno coinvolto persone legate al municipio. Di certo, però, non vado a raccontare in giro cosa ci hanno chiesto. Quando la Procura manda gli uomini in divisa ad acquisire atti, sta svolgendo indagini. Non sta a noi amministratori pubblici rivelarne i contenuti".
Il primo cittadino evidenzia che la riservatezza su queste visite è tale che, spesso, nemmeno lui viene a sapere che la Finanza o i Carabinieri si sono recati in qualche ufficio. "Di conseguenza - aggiunge il sindaco - chi in questi giorni racconta quanto crede che sia avvenuto, lo fa a sproposito. Non vedo come possa esserne informato. A meno che, ma questo non è eventualmente un problema mio, esistano delle "talpe" in Procura".
Corti, poi, sulla questione non rinuncia a una stoccata nei confronti dei suoi oppositori politici: "Noi andiamo avanti per la nostra strada, pensando all'interesse collettivo. Non so se tutti sono mossi dallo stesso spirito che abbiamo noi. Una cosa è certa: le visite della Finanza e dei Carabinieri non mi impediscono di dormire sonni tranquilli. A preoccuparsi credo che debbano essere le persone che oggi non sono al governo della città".
G.Gal.
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