L'Anticorruzione accoglie le tesi di Corbetta: Bea ha 20 giorni di tempo per mettersi in regola

DESIO - L'Autorità Nazionale Anticorruzione dà ragione a Gianmarco Corbetta, il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle che aveva presentato un esposto ravvisando criticità nella gara a doppio oggetto di Brianza Energia Ambienta SpA per la sostituzione della turbina del forno inceneritore. In ventuno pagine l'Anticorruzione elenca dieci irregolarità e invita Bea a mettersi in regola.

"Avevano minacciato di denunciarmi, sostenendo che avevo infangato il nome della società. Ora i vertici di Brianza Energia Ambiente SpA continuino pure a parlare di nome infangato ma, per favore, si guardino allo specchio mentre pronunciano queste frasi". Non una mezzi toni Gianmarco Corbetta, consigliere regionale del Movimento 5 Stelle, per commentare il pronunciamento dell'Anac (Autorità Nazionale Anticorruzione) riguardo al bando indetto da Bea, la famosa gara a doppio oggetto da 7,5 milioni di euro, per la sostituzione della turbina del forno inceneritore.

L'Anticorruzione ha infatti accolto l'esposto presentato da Corbetta e dal Movimento 5 Stelle rilevando in un documento di ventuno pagine un lungo elenco di criticità. "Ci ha dato ragione su tutti i fronti - dichiara Corbetta, assistito dall'avvocato Ilaria Battistini che si è occupata dell'esposto - anzi, a dire il vero è andata anche oltre ravvisando altre irregolarità. A me interessano in particolare alcune righe, quelle in cui viene messo in risalto come sembra che sia stato aggiudicato il bando per un importo superiore a quello messo a gara, per ottenere una prestazione tecnicamente inferiore a quella potenzialmente richiesta. Quando l'ho fatto notare io, mi è stato detto che si trattava di refusi. L'Anac, come me, è di tutt'altra idea".

Corposa e documentata la documentazione consegnata il 2 marzo al Movimento 5 Stelle. Sostanzialmente vengono rilevate violazioni per quanto riguarda la concorrenza, il pirncipio di economicità, il procedimento di gara.

"L'Anticorruzione - conclude Corbetta - dà venti giorni di tempo a Bea per manifestare la volontà di conformarsi alle indicazioni dell'Autorità, ovvero per ritirare il bando. Altrimenti può presentare controdeduzioni, ma non so proprio quali, visto che quelle consegnate a gennaio a seguito del nostro esposto sono state 'smontate' pezzo per pezzo. Cosa succede se non adempie a questo dovere? Beh, scatta la sanzione che credo sia di 50 mila euro, finisce sulla blacklist e sotto la lente di ingrandimento dell'Anticorruzione per ogni minimo atto che compie. Però, trattandosi di una società a capitale pubblico, spero proprio che non osi sfidare l'Autorità Nazionale Anticorruzione con un atto così grave e privo di buonsenso".