La Lega al contrattacco: "253 cittadini chiedono un alloggio, il sindaco ne dà tre ai migranti"
DESIO - Non accenna a chiudersi la polemica tra la Lega Nord e il sindaco Roberto Corti per la vicenda dei tre appartamenti (ora inutilizzati e da ristrutturare) che la Giunta comunale ha deciso di cedere per otto anni alla cooperativa sociale Comunità Brianza. Il Carroccio sottolinea che ci sono 253 famiglie desiane in lista d'attesa per una casa, è fuori luogo utilizzare quei tre alloggi per i migranti.
"I numeri parlano chiaro e derivano da atti ufficiali, non da chiacchiere da bar. Abbiamo centinaia di cittadini che stanno vivendo il dramma dell'emergenza abitativa, il nostro sindaco decide di destinare tre appartamenti ai migranti. Per noi, lo ribadiamo, è una scelta vergognosa". La Lega Nord di Desio torna ancora sulla questione dei tre appartamenti di via Prati, attualmente inutilizzati, che l'amministrazione comunale di Desio ha deciso di concedere alla cooperativa sociale Comunità Brianza nell'ambito del bando Sprar promosso dal Ministero.
Alle perplessità sollevata dal consigliere comunale e provinciale Andrea Villa, rimarcate dall'onorevole Paolo Grimoldi che aveva definito vergognosa la scelta della Giunta comunale ritenendo prioritaria la questione degli italiani, aveva risposto direttamente il sindaco Roberto Corti. Il primo cittadino aveva "bollato" come strumentali le dichiarazioni dei due esponenti del Carroccio, spiegando che si tratta di appartamenti inutilizzati che saranno ristrutturati a spese della cooperativa sociale: due saranno utilizzati per i migranti, uno per le famiglie in difficoltà. E sottolineava di aver fatto molto in questi anni per il problema dell'emergenza abitativa.
"I fatti - replica Villa - non li stiamo inventando noi. Ci siamo premurati di reperirli dall'albo pretorio del comune di Desio, consultabile da chiunque tramite il sito internet. Spulciando pignolamente, abbiamo trovato la delibera n° 264 del 29 dicembre 2015, quella con cui il sindaco ed i suoi assessori hanno deciso di destinare i tre appartamenti all'accoglienza profughi. Gli appartamenti, come abbiamo evidenziato, sono tre. E saranno utilizzati per le "persone a rischio esclusione (con particolare riferimento all'accoglienza di cittadini migranti e adulti in stato di indegenza)". Queste informazioni non sono state inventate da noi di Desio in Padania o dalla Lega Nord per "avere facili applausi", come sostiene il sindaco Corti, ma sono reperibili negli atti dell'amministrazione comunale che lui guida".
Ma l'attenzione del Carroccio ora si sposta anche sui numeri: "Secondo i dati forniti dall'ufficio delle politiche per la casa, oggi a Desio le richieste per avere un alloggio comunale sono 253, ed in media tra decessi, rilasci, decadenze e ristrutturazioni se ne liberano 8 all'anno. Davanti a numeri così impietosi, che fanno rabbrividire, sarebbe stato opportuno fare in modo che questi appartamenti vuoti fossero stati messi tutti a disposizione dei cittadini desiani. Se a Desio non ci fosse un'emergenza abitativa o se questa fosse stata risolta, la lista non sarebbe così lunga. L'amministrazione comunale ha fatto una scelta politica precisa. Otto appartamenti per 253 famiglie desiane in difficoltà, tre per ospitare i migranti e favorire la loro integrazione".
Alle perplessità sollevata dal consigliere comunale e provinciale Andrea Villa, rimarcate dall'onorevole Paolo Grimoldi che aveva definito vergognosa la scelta della Giunta comunale ritenendo prioritaria la questione degli italiani, aveva risposto direttamente il sindaco Roberto Corti. Il primo cittadino aveva "bollato" come strumentali le dichiarazioni dei due esponenti del Carroccio, spiegando che si tratta di appartamenti inutilizzati che saranno ristrutturati a spese della cooperativa sociale: due saranno utilizzati per i migranti, uno per le famiglie in difficoltà. E sottolineava di aver fatto molto in questi anni per il problema dell'emergenza abitativa.
"I fatti - replica Villa - non li stiamo inventando noi. Ci siamo premurati di reperirli dall'albo pretorio del comune di Desio, consultabile da chiunque tramite il sito internet. Spulciando pignolamente, abbiamo trovato la delibera n° 264 del 29 dicembre 2015, quella con cui il sindaco ed i suoi assessori hanno deciso di destinare i tre appartamenti all'accoglienza profughi. Gli appartamenti, come abbiamo evidenziato, sono tre. E saranno utilizzati per le "persone a rischio esclusione (con particolare riferimento all'accoglienza di cittadini migranti e adulti in stato di indegenza)". Queste informazioni non sono state inventate da noi di Desio in Padania o dalla Lega Nord per "avere facili applausi", come sostiene il sindaco Corti, ma sono reperibili negli atti dell'amministrazione comunale che lui guida".
Ma l'attenzione del Carroccio ora si sposta anche sui numeri: "Secondo i dati forniti dall'ufficio delle politiche per la casa, oggi a Desio le richieste per avere un alloggio comunale sono 253, ed in media tra decessi, rilasci, decadenze e ristrutturazioni se ne liberano 8 all'anno. Davanti a numeri così impietosi, che fanno rabbrividire, sarebbe stato opportuno fare in modo che questi appartamenti vuoti fossero stati messi tutti a disposizione dei cittadini desiani. Se a Desio non ci fosse un'emergenza abitativa o se questa fosse stata risolta, la lista non sarebbe così lunga. L'amministrazione comunale ha fatto una scelta politica precisa. Otto appartamenti per 253 famiglie desiane in difficoltà, tre per ospitare i migranti e favorire la loro integrazione".