8 marzo, cinque dita: sberlone alla moglie, arrestato per maltrattamenti
MEDA - Un idraulico di 39 anni mercoledì sera è stato arrestato dai Carabinieri della Compagnia di Seregno. In occasione della Giornata internazionale della donna, ormai ubriaco, ha dato uno sberlone alla moglie
Nella Giornata internazionale della donna, lui per la moglie ha avuto un pensiero speciale: uno sberlone in pieno volto, davanti al figlio adolescente, che l'ha costretta ad andare a farsi vedere al Pronto soccorso dell'ospedale: un uomo di 39 anni, residente a Meda, è stato arrestato dai Carabinieri.
Uno dei purtroppo ancora numerosi casi di maltrattamento in famiglia, che balza ancora più all'occhio proprio perché avvenuto l'8 marzo, giorno in cui si celebra la Giornata Internazionale della Donna ricordandone l'importanza nei più svariati ambiti.
Non è dato di sapere se anche quest'uomo, idraulico di professione, in giornata si è presentato a casa con la mimosa. In ogni caso alla sera ha avuto un pensiero tutt'altro che gentile. Dopo aver bevuto un po' più del dovuto ha colpito la consorte, di 37 anni, com'era già accaduto altre tre volte negli ultimi mesi.
Questa volta, però, lei ha deciso di farsi forza e di telefonare ai Carabinieri. Lo hanno arrestato per maltrattamenti in famiglia. Per lei, invece, la medicazione all'ospedale e cinque giorni di prognosi.
Uno dei purtroppo ancora numerosi casi di maltrattamento in famiglia, che balza ancora più all'occhio proprio perché avvenuto l'8 marzo, giorno in cui si celebra la Giornata Internazionale della Donna ricordandone l'importanza nei più svariati ambiti.
Non è dato di sapere se anche quest'uomo, idraulico di professione, in giornata si è presentato a casa con la mimosa. In ogni caso alla sera ha avuto un pensiero tutt'altro che gentile. Dopo aver bevuto un po' più del dovuto ha colpito la consorte, di 37 anni, com'era già accaduto altre tre volte negli ultimi mesi.
Questa volta, però, lei ha deciso di farsi forza e di telefonare ai Carabinieri. Lo hanno arrestato per maltrattamenti in famiglia. Per lei, invece, la medicazione all'ospedale e cinque giorni di prognosi.
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