Un digiuno per Fabrizio Pellegrini e per chiedere l'introduzione di farmaci a base di cannabis

PADERNO DUGNANO - Inizia quest'oggi nella nostra zona l'iniziativa di sensibilizzazione dell'opinione pubblica sul caso di Fabrizio Pellegrini e sulla richiesta di consentire farmaci a base di cannabis. Tra i promotori anche Gianni Rubagotti

Inizia questa settimana una serie di sabati di azioni nonviolente a favore di Fabrizio Pellegrini per chiedere l'attuazione della legge regionale abruzzese sui medicinali a base di cannabis. Partecipano militanti radicali e c'è stata l'adesione della senatrice Stefania Pezzopane del Partito Democratico.

Fabrizio Pellegrini, 47 anni, pianista, attore e pittore senza reddito dal 2002 è affetto da fibromialgia, una malattia autoimmune che causa cefalea, astenia (una sensazione di grande fatica), disturbi dell’umore e del sonno, dolori e rigidità muscolare. l'Asl ha certificato la necessità di una terapia a base di cannabinoidi. Solo che costa 500 euro al mese, e l'uomo - che lavora poco proprio per la malattia che lo perseguita - quei soldi non li ha. 

"Una legge regionale del 4 gennaio 2014 - afferma Gianni Rubagotti, segretario dell'Associazione per l'iniziativa radicale "Myriam Cazzavillan" - la più avanzata in Italia, prevede un fondo di  50 mila euro proprio per tutelare il diritto costituzionale alla salute degli indigenti ma è rimasta inattuata (“La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti. ” articolo 32 della Costituzione)".

Per evitare di finanziare il mercato illegale l'artista abruzzese ha coltivato da solo la cannabis che gli serviva ma il giugno scorso proprio per questo è stato incarcerato: perdendo oltre alla possibilità di curarsi la libertà. E' stato poi scarcerato grazie all'assistenza legale gratuita degli avvocati radicali Vincenzo Di Nanna e Giuseppe Rossodivita e a una azione nonviolenta che ha visto digiuni a staffetta e la sospensione della  sua terapia a base di cannabinoidi da parte di Andrea Trisciuoglio, segretario dell’associazione LaPiantiAmo, affetto da sclerosi multipla. 

"Ma rimane il suo diritto costituzionale alle cure mediche negato - commenta Rubagotti - non a caso c'è un ricorso alla Corte Costituzionale da parte dell'avvocato Di Nanna".

Oggi è prevista la visita al carcere di Monza insieme a Roberto Corti (sindaco di Desio), Alessio Alberti (coordinatore regionale di FutureDem) e della radicale Sara Martelli.

Nelle settimane successive sono previste visite ad altre carceri o iniziative di digiuno "a staffetta", una volta ciascuno, per continuare a sensibilizzare l'opinione pubblica.

Chi volesse aggiungersi può scrivere a segreteria@iniziativaradicale.it 


Vuoi ricevere le notizie nella tua mail? Iscriviti alla newsletter: clicca qui